Sanità: Guardia Medica di Sambiase, dichiarazioni di Paladino
In merito alla questione della guardia medica di Sambiase, il direttore del Distretto del Lametino Giovanni Paladino spiega, così come già ampiamente illustrato dal Direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso nel corso dell’incontro con i componenti della Terza e Quinta commissione comunale permanente come stanno veramente le cose e quello che la normativa prevede.
“Nell’incontro con i componenti delle commissioni comunali – spiega il dottor Paladino – il Direttore Mancuso ha chiarito che la Guardia Medica di Sambiase è stata a suo tempo trasferita nel Presidio Ospedaliero lametino in ossequio ai dettami del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 18 ottobre 2010. Trasferimento dettato anche dal fatto che all’epoca crollò parzialmente il tetto della struttura dove era ospitata la guardia medica e quindi si è reso necessario il trasferimento del servizio, in quanto i locali erano ormai inagibili. Tra l’altro il Decreto regionale prevede che nelle città dove insiste un presidio ospedaliero e sono presenti più guardie mediche, una di queste va ubicata all’interno dell’ospedale. A Lamezia la scelta è ricaduta sulla Guardia medica di Sambiase in quanto erano inagibili i locali. Nulla toglie però, così come già detto dal direttore Mancuso nel corso della riunione con i consiglieri comunali e con il sindaco Speranza, che il Comune, se lo ritiene, può proporre un’altra guardia medica tra quelle rimaste, cioè Nicastro e Sant’Eufemia, da allocare all’interno dell’ospedale e ripristinare quella di Sambiase”.
“Per quanto riguarda il mantenimento di tutte e tre le guardie mediche – evidenzia Paladino – il direttore Mancuso ha anche spiegato nel corso della riunione, che questa decisione, per via delle normative vigenti, non spetta all’Asp ma è necessaria una deroga dei sub-commissari regionali alla sanità. Il dg Mancuso ha anche chiesto, in quella occasione, una richiesta ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale da inoltrare alla Regione che al momento non è ancora arrivata”.
“In base al “Progetto di Riordino, Riorganizzazione e Reingegnerizzazione della Rete Urgenza/Emergenza” della Regione Calabria – aggiunge il dottor Paladino – che prevede che “l’integrazione della Continuità Assistenziale nel Sistema 118, interessando e coinvolgendo diversi “soggetti” e “attori” (Centrale Operativa, Punti di Primo Intervento (PPI), Postazioni di emergenza territoriale (PET), Punto di Primo Soccorso (PPS), Dipartimento Emergenza Urgenza Accettazione (DEUA), Pronto Soccorso, ecc.) può mutare e garantire omogeneità e continuità al trattamento del paziente. Tale integrazione organizzativa-gestionale rappresenta altresì, il primo momento di accoglienza della domanda di salute dei cittadini, e consente la possibilità, così come fa oggi l’ex guardia medica di Sambiase, ora presso il Presidio Ospedaliero, di intercettare preventivamente i Codici Bianchi e Verdi, per indirizzarli nella maniera più idonea, e nello stesso tempo prevenire l’utilizzo non appropriato dei Presidi Ospedalieri”.
“L’integrazione della Continuità Assistenziale nel Sistema 118 – sottolinea il direttore del Distretto sanitaria – è dettata anche dalle Linee Guida (Conferenza Stato-Regioni) emanate con Decreto Ministeriale del 20 aprile 2011 per la realizzazione degli Obiettivi di carattere prioritario e di rilievo Nazionale per l’Anno 2011. Il Direttore Mancuso, pertanto, si sta muovendo coerentemente e sulla stessa lunghezza d’onda della normativa Nazionale e Regionale”.
“Per quanto riguarda le altre attività che l’Azienda Sanitaria intende attivare c’è da precisare che la Direzione del Distretto Sanitario di Lamezia Terme non ha, ad oggi, la disponibilità dei locali ristrutturati dal Comune, in quanto non è mai avvenuto il passaggio di consegna ufficiale con verbale di consegna e chiavi. Quando ciò avverrà e, si spera al più presto, la stessa Direzione di Distretto auspica lo stabilirsi di relazioni positive con i componenti della Commissione sanità per la realizzazione degli impegni assunti dal Direttore Mancuso, e cioè la realizzazione di un punto prelievi e il centro di assistenza riservato alle nuove dipendenze. Ad ogni modo il Direttore Generale, così come l’intero management dell’Asp, è sempre stato a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento nello spirito di massima collaborazione tra istituzioni e nell’interesse dei cittadini”.