Trasporti. Metro Catanzaro, Loiero: lentezza inaccettabile
“Una delle cifre migliori della passata amministrazione regionale di centrosinistra si è giocata sulla progettazione della mobilità regionale delle cinque province calabresi. – Lo afferma in una nota l’ex Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero - Come tutti sanno, siamo in presenza di progetti, a partire da quello di Catanzaro, voluti e finanziati dalla Giunta di centrosinistra e perseguiti con procedure estremamente accelerate.
Lo ricorderanno - continua Loiero - i Presidenti delle cinque Province calabresi ed i Sindaci dei cinque Comuni capoluogo che io avevo coinvolto, tutti, in un Comitato promosso all’uopo. E siccome Cosenza e Catanzaro erano più avanti mentre il progetto reggino era un po’ più attardato, invitai l’allora Sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti (che lo ricorderà senz’altro), a fare in fretta, per allinearsi agli standards delle altre province.
Ricordo che per Catanzaro la metro faceva parte di una visione più ampia che vedeva Germaneto il fulcro della città futura, con il progetto della 106 voluto e cofinanziato da noi nel 2006, presente l’allora Ministro Di Pietro, in un grande avvenimento cui partecipò, a Germaneto, il centrodestra di allora. Un’area, questa, dove già insisteva il Policlinico e l’Università, e dove furono allocati da noi sia la Cittadella regionale sia il nuovo Ospedale Pugliese che doveva integrarsi con l’Università. Naturalmente siccome non volevamo che Catanzaro perdesse da questo trasferimento, avevamo previsto e accelerato il progetto della metropolitana ferroviaria, punto sul quale tutti gli esponenti della Giunta regionale erano d’accordo.
Andammo avanti a tamburo battente, arrivando a fine legislatura ad inserire questi progetti nel POR 2007-2013, approvando finanche la procedura ambientale. E il 5 maggio 2008 li illustrammo a Lamezia al Commissario europeo Danuta Hubner, conquistandone il plauso. Purtroppo di mezzo c’è stato un ritardo drammatico di questa Giunta. Lo dico senza polemica, ricordando ai calabresi che questo rallentamento, per certi versi interminabile, è stato dovuto a dissidi interni al centrodestra sul percorso per quel che riguarda la città di Cosenza, mentre per Catanzaro probabilmente è dipeso dal fatto che è stato cambiato il soggetto attuatore. Resta il dato incontrovertibile d’una lentezza inaccettabile”.