Confcommercio di Catanzaro, Falbo e Nicotera solidali con Tassone
“Abbiamo appreso dai giornali della revoca del presidente Tassone dalla carica di Presidente di Confcommercio Catanzaro. Ciò è l’importante passaggio giudiziario di una vicenda particolarmente complessa nella quale tutti siamo stati a vario titolo coinvolti”. E’ quanto scrivono Pietro Falbo e Marco Nicotera, componenti Giunta Confcommercio Catanzaro.
“Nel corso, però, della dialettica – continua la nota - a volte particolarmente accesa tra le parti, più volte avevamo cercato delle soluzioni, momenti di mediazione che potessero scongelare i rapporti endoassociativi dal freddo delle incomprensioni. Nel corso dei tanti mesi di polemica, ma anche di tanti tentativi di dialogo, abbiamo maturato l’idea che tanti momenti di contrapposizione potevano essere ricomposti nell’alveo delle federazione.
Abbiamo quindi riflettuto molto sulle cause, soprattutto politiche che hanno inasprito gli animi, ed abbiamo immaginato e promosso un nuovo percorso, basato sul riconoscimento reciproco della propria dignità politico- sindacale.
Il sistema economico calabrese già particolarmente fragile ed ulteriormente piagato dalla crisi, necessita di riferimenti certi e riconoscibili per autorevolezza ed istituzionalizzazione. Confcommercio, la prima federazione d’Italia delle PMI per numero di associati è tenuta a dare risposte ed anche noi, in qualità di dirigenti non possiamo esimerci dal contribuire al suo rilancio ed al suo riposizionamento.
Ciò che deve fare la differenza è la capacità di sapere, da un lato interpretare i cambiamenti e proporre progetti di sviluppo, dall’altro capire come, attraverso
senso di sacrificio e passione per il sistema sindacale, si possa e soprattutto si debbano attivare tutti quei canali necessari al rilancio delle aziende ad un passo dalla definitiva ecatombe.
Le velleità di ciascuno devono lasciare il passo al principio di bene comune, qui inteso come ricerca di soluzioni, attivazione di sistema di servizi, proposizione di mercati alternativi ed innovativi che possano dare speranza e prospettive di sviluppo, ma soprattutto il nostro è un appello all’unità della struttura, al senso di responsabilità e di spirito di servizio.
E’ con questi presupposti – conclude la nota - che avevamo scelto, già da tempo, di non proseguire con il percorso giudiziario e di contribuire alla prosecuzione di un cammino sindacale assieme alla presidenza Tassone ed a tutta la giunta, con spirito costruttivo e propositivo, con la consapevolezza che un nuovo corso è possibile”.