Cgil Catanzaro solidale con Progetto Sud
"E’ agghiacciante pensare a quanto è successo la notte di Natale a Lamezia Terme. - Comunica una nota di Giuseppe Valentino, segretario generale Cgil Catanzaro - Lamezia - Il teatro è lo stesso dei giorni scorsi, l’obiettivo pure. A Capizzaglie, il cuore del potere criminale ‘ndranghetista, si fa rumore per fare spavento. Le sparatorie, le intimidazioni, le bombe di queste ultime settimane sono il sintomo del nervosismo che arieggia tra chi vuol comandare ed imporre le proprie regole alla Comunità.
L’attentato alla struttura di Don Giacomo Panizza, al quale va tutta la solidarietà e vicinanza della CGIL provinciale di Catanzaro, è un attacco alla nostra comunità. Ci sentiamo colpiti, come accade ogni volta che viene commesso un sopruso o si nega un diritto ad un lavoratore.
Quello che Don Giacomo ha costruito e fatto in questi anni, da fastidio alla ‘ndrangheta perché smaschera e fa vedere i suoi temuti Mammasantissima come in realtà sono: piccoli, vili e falliti. Ed è per questo che ancora oggi tentano di isolare chi non si piega alle loro regole, chi non si prostra e non offre loro, che si sentono i padroni del mondo e della vita, il cappello. - Continua la nota - Non si accontenteranno di restare a guardare, lo sappiamo già questo. Non gli basterà quello che già ci hanno rubato. Non sono sazi di uccidere la nostra gente con la droga e le armi, di inquinare i nostri mari, le nostre montagne, il nostro cibo, di distruggere il nostro territorio e magari di ricostruirlo a seguito di qualche tragedia, di scegliere chi ha diritto a lavorare e chi voteremo, di seminare il terrore tra la gente, di farci vivere in un costante clima di guerra. Quello che la ‘ndrangheta vuole negarci è il diritto alla vita. Il diritto a scegliere se restare e continuare a vivere liberamente nella nostra terra provando a contribuire alla sua crescita economica e culturale.
Una cosa che non possiamo fare, però, nonostante sia complicato e difficile, è arrenderci alla loro logica e rinchiuderci nell’indifferenza. Della nostra indifferenza la ‘ndrangheta si nutre e si rafforza. Se continueremo a guardare, commentando quello che ci succede attorno, senza reagire si prenderanno tutto: Il nostro futuro, la nostra vita, quella dei nostri figli. Dovremmo insegnare loro a riconoscerli, a prestargli devozione, ad abbassare la testa di fronte alle loro ingiustizie, ad adattarsi o a scappare se vogliono campare liberamente e con dignità.
La CGIL di Catanzaro, crede che oltre all’azione fondamentale di repressione e prevenzione che la Magistratura e le forze dell’ordine portano avanti con difficoltà; oltre a quanto sta facendo e continuerà a fare Don Giacomo e tante persone, associazioni, movimenti che si riconoscono militanti dell’antimafia; oltre a quanto potranno fare le Istituzioni, c’è bisogno che i cittadini si mobilitino per contrastare la ‘ndrangheta a viso aperto. - Conclude - Per questo la CGIL di Catanzaro sarà impegnata a costruire insieme ai diversi soggetti interessati un grande momento culturale e politico di contrasto alla ‘ndrangheta nel quartiere di Capizzaglie."