Centrale del Mercure: nota di Cgil e Camera del Lavoro Territoriale
"La Cgil Calabria e la Camera del Lavoro Territoriale Pollino Sibaritide Tirreno, con riferimento alla vertenza centrale del Mercure, ritengono – si legge in una nota - che il tavolo tecnico presso il Ministero dello sviluppo economico debba continuare il suo lavoro, con senso di responsabilità, nell’interesse del Paese, del territorio, salvaguardando il diritto alla tutela della salute dei cittadini e la compatibilità ambientale.
La Calabria e il nostro territorio hanno il dovere di partecipare al processo di politiche di sviluppo per la ricostruzione del Paese e ciò non può essere fatto ragionando con la sindrome di Nimby (non nel mio giardino), soprattutto quando parliamo di impianti da fonti di energia rinnovabili come le biomasse. Il sindacato unitario, congiuntamente alle due regioni e all’ente Parco hanno posto sul tavolo della discussione ministeriale delle precise ed inequivocabili prescrizioni richiamate in questi giorni dalle associazioni ambientali e recepite dall’Enel, con particolare riferimento alle emissioni che dovranno essere vigilate da strumenti idonei e da un osservatorio ambientale permanente composto dalle stesse associazioni ambientali, sociali, dalle istituzioni regionali e provinciali, dalle Prefetture, dal mondo accademico, scientifico e sanitario.
Con riferimento alle bonifiche, è doveroso che l’Enel provveda immediatamente ad una verifica dell’intero sito, per eliminare ogni elemento dell’impianto incompatibile con le normative in materia di sicurezza ambientale e di sicurezza sul lavoro che potrebbero danneggiare i cittadini, i lavoratori e l’ambiente. La Cgil stigmatizza l’atteggiamento di coloro che strumentalmente utilizzano le questioni ambientali per politicizzare uno scontro ideologico teso a colpire le istituzioni e in questo caso l’Ente Parco che sta dimostrando in questa vertenza grande e misurato equilibrio, nell’interesse esclusivo del territorio.
Il tavolo negoziale presso il Ministero dello Sviluppo economico è un tavolo istituzionale, alla luce del sole, senza barriere ideologiche, dove non si fanno interessi particolari come solitamente fanno alcuni soggetti che nel territorio sono eterni candidati a tutto e che utilizzano strumentalmente temi delicati come questi pensando sempre alle prossime elezioni."