Unalottaxlavita su produzione film Rai in Calabria
“L'associazione o.n.l.u.s. Unalottaxlavita, - attraverso una nota a firma del suo presidente e responsabile legale Gabriele Montera - non può che porre all'attenzione di chi legge, ma soprattutto di chi sa leggere, alcune questioni. Come ben si saprà in questi giorni la Calabria ospita una produzione cinematografica importante, giunta nella nostra terra grazie alle riprese di un film per la Rai. Come tutti sappiamo grandi conferenze stampa a Palazzo Campanella e grandi dichiarazioni a mezzo stampa da parte un po’ di tutti, chi più chi meno addetto ai lavori sia esso politico e non, sia esso tecnico e non.
Ma queste belle vetrine - si legge ancora nel comunicato - allestite in pompa magna le conosciamo già, sono le stesse poste in essere in occasione della richiesta di patrocinare il film “Giulia una vita spezzata”. E guarda caso gli attori dovevano più o meno essere gli stessi di quelli scelti da Unalottaxlavita visto che la nostra o.n.l.u.s aveva scelto il top del professionismo Calabrese. Lo ricordiamo a chi forse è un po’ smemorato che Unalottaxlavita, che ha la sua sede nazionale in Calabria ed ama la Calabria, ha scelto come attori del suo film Giulia una vita spezzata calabresi doc del cinema e del teatro Calabrese, e guardando a sud si è allargata alla Sicilia. Però stranezza del caso per il film nostro, dove si che i Calabresi attori avevano residenza e titolarità , non ci sono soldi ma per una grande produzione scesa da Roma si, seppur i nostri attori sono assenti o talvolta ospiti . Eppur il nostro film costava meno della metà di quel 50% delle spese che oggi toglie la Calabria e la Film Commision per "Il giudice meschino". Ma noi poveri figli di un dio minore non siamo la Rai. Noi crediamo e continuiamo a credere nel talento e nella professionalità degli attori Siciliani e Calabresi, la loro dignità prima di tutto. Speriamo che presto si trovino anche per noi i soldi, mantenendo così le promesse fatte.
Sodi e film - scrive ancora Montera - che serviranno per una giusta causa. Ma forse la nostra giusta causa non è business e si sa che non scende a patti con nessuno. Diversamente andremo comunque avanti non escludendo azioni assai dirompenti. Siamo fortemente convinti nella spiccata personalità di quei Calabresi che hanno studiato per diventare attori e siamo fieri di averne nella nostra associazione come tesserati una maggioranza ben nutrita. Ci rammarica oggi vedere tanti dei nostri fare comparse od al massimo qualche apparizione di poco conto in un film che, per così come ci avevano fatto credere, doveva rappresentare un volano per la Calabria. Ci rattristiamo nel sentire le lamentele dei nostri tesserati, attori importanti Calabresi, relegati in un angolo quasi figli di un dio minore.
Alle istituzioni preposte diciamo con forza che è giunto il momento di voltare pagina, a loro diciamo di mantenere gli impegni presi con noi e soprattutto di iniziare a rispettare chi con tanti sacrifici oggi è diventato un apprezzato attore senza ricevere né regali da nessuno, né raccomandazioni dal compare di turno. Speriamo che Giulia Una Vita Spezzata diventi presto realtà. Da parte nostra è tutto pronto, sceneggiatura compresa, attendiamo fiduciosi in una nuova alba.”