Cariati, l’associazione Le lampare sul tour del Buon pescato

Cosenza Attualità

“Siamo ben lieti, affermano le Lampare, di ospitare, nella nostra cittadina, un evento come quello della sagra del buon pescato. Occasioni come queste, che certamente vedono l'attivo coinvolgimento degli operatori del settore ittico, sono utili e funzionali al nostro territorio. Siamo convinti che tali manifestazioni istituzionalizzate debbano essere frutto di un lavoro partecipato fra cittadini, lavoratori ed enti preposti, sì da far emergere le tanto decantate valorizzazioni del nostro territorio”. L’associazione ambientalista Le lampare si augura di “ritrovarci presto e tutti insieme, per: la sagra delle bonifiche (ad esempio quella del Ponte del Varco); la sagra dell'acqua pubblica e potabile (un efficiente impianto idrico e che non ci costringa a comprare acqua imbottigliata che aumenta vertiginosamente la quantità di rifiuti nei cassonetti); iniziare la differenziata porta a porta finalizzata ad un ciclo virtuoso dei rifiuti (Cariati conosce fin troppo ben la drammatica emergenza rifiuti che puntualmente ritorna ogni cambio di stagione); la sagra dei depuratori recentemente posti sotto sequestro a seguito dell'inchiesta Calipso dalla Procura di Rossano (funzionanti e che restituiscano a cittadini e turisti un mare da vera bandiera blu); la sagra dei trasporti che siano al passo coi tempi (la statale della morte e i treni da far west sono emblema dell'attuale disastrosa gestione delle politiche in merito ai trasporti e alle infrastrutture); quella di un ospedale pubblico che funzioni a regime (il nostro territorio subisce la scelta, del tutto opinabile, da parte del governo regionale che, sulla scorta dei tagli imposti a livello nazionale, ha decretato la morte di tanti ospedali calabresi, come quello di Cariati, in favore di ospedali unici che cozzano con l'attuale sistema della viabilità). Auspichiamo che sia posta in primo piano la salute dei cittadini e la tutela dei territorio”.

“I nostri mari, continuano le Lampare, sono di anno in anno sempre più sporchi e sottraggono risorse ad importanti settori economici, quali pesca e turismo, peculiari caratteristiche del sistema produttivo locale fin troppo spesso marginalizzato”.

“Rivolgiamo un caloroso saluto a tutti i lavoratori del mare, concludono le Lampare, perchè un mestiere così duro come questo venga finalmente riconosciuto e valorizzato. Convinti che un pieno sviluppo della società umana si ottenga solo attraverso una società ecologica”.

L’associazione le Lampare, naturalmente, si riferiva alla manifestazione che si è tenuta al Porto turistico di Cariati, nei giorni 18,19 e 20 agosto 2013, il “Tour del Buon Pescato Italiano”, progetto del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale per la Pesca Marittima e l’Acquacoltura, realizzato grazie al programma Fep – Fondo Europeo per la Pesca 2007/2013. Lo scopo è quello di valorizzare e promuovere, attraverso degustazioni gratuite, cucina spettacolo e incontri, le specie ittiche meno conosciute, tipiche dei mari calabresi che hanno essenziali qualità nutrizionali, ottime caratteristiche organolettiche, un evidente e buon rapporto qualità-prezzo, con un indubbio vantaggio per il cittadino consumatore. Sono intervenuti all’inaugurazione dell’evento turistico-gastronomico anche l’On. Dorina Bianchi; il Sindaco di Cariati, Filippo Sero; il Presidente della Giunta Provinciale, Mario Oliverio e gli assessori Leonardo Trento, Biagio Diana e Mario Caligiuri; Cataldo Minò, Presidente del GAC "I Borghi Marinari della Sibaritide"; Salvatore Martillotti, Presidente "Lega Pesca Calabria"; Paolo Giarletta, responsabile del progetto "Buon Pescato Italiano"; Pietro Molinaro, Presidente "Coldiretti Calabria"; Filomena Greco, responsabile marketing dell’azienda IGRECO; Alfonso Cosentino, Presidente Sezione Turismo di Confindustria Cosenza. Erano pure presenti il Maresciallo Antonio Paparo, Comandante del Porto di Cariati; il Sindaco di Terravecchia Mauro Santoro; la scrittrice Assunta Scorpiniti e il musicista Cataldo Perri.

Ignazio Russo.