Disavanzo sanitario, Albano: rilanciare le capacità regionali nel settore
«I dati forniti dai tavoli ministeriali e dall'Advisor contabile smentiscono clamorosamente le stravaganti letture offerte dal centrosinistra e certificano, una volta in più, l'efficacia delle politiche messe in campo dal governo Scopelliti per ridurre il deficit in ambito sanitario ed efficientare i servizi a disposizione dei cittadini».
È quanto afferma il consigliere regionale Gabriella Albano all'indomani della pubblicazione delle cifre relative all'andamento del disavanzo della sanità calabrese.
«Stando ai dati resi noti dalle fonti ufficiali - afferma la Albano - la regione Calabria avrebbe brillantemente ridotto il proprio debito passando dalla cifra astronomica dei 277 milioni di euro raggiunta nel 2007 dal Governo Loiero, ad una cifra ben più contenuta nel 2012, anno chiuso con un consuntivo generale di -70 milioni. Un brusco risveglio per chi, fino ad oggi, ha favoleggiato attribuendo al centrodestra la gran parte del deficit, citando percentuali tanto fantasiose quanto originali: le fonti ufficiali, infatti, dicono che l'80% del disavanzo è causa delle dissennate gestioni del centrosinistra, caratterizzate da un trend di deficit costantemente in crescita.
L'esatto contrario di quanto fatto dal governo Scopelliti che ha agito per arginare l'emorragia ed ha raggiunto un risultato di grande prestigio e di enorme importanza che si cercherà di implementare sia con la "fase due" del piano di rientro che con la prosecuzione degli interventi in un secondo mandato, ad oggi sempre più certo».
La rotta da seguire, in questo senso, appare già tracciata: «Come affermato dal governatore è intenzione del centrodestra rilanciare le capacità regionali nel settore sanitario. Il nuovo programma operativo darà un imprinting decisivo alle politiche fin qui messe in atto e consentirà la costituzione di un sistema economicamente sostenibile e tecnicamente più efficiente».
A tenere banco, oltre ai dati sul deficit, c'è anche la questione relativa alla stabilizzazione dei precari: «Abbiamo chiesto al governo centrale di rinunciare all'impugnativa della legge regionale 12 del 2013 così da garantire la piena funzionalità del comparto sanitario regionale attraverso la stabilizzazione dei lavoratori attualmente in regime di precarietà, una battaglia che la Regione sta combattendo con l'aiuto dei propri rappresentanti in Parlamento e che potrebbe segnare l'ennesimo successo di un'amministrazione virtuosa e attenta».