Cisal, sull’ospedale di Vibo Scopelliti passi ai fatti
“Il cittadino vibonese ha il diritto di sapere quando si farà l’ospedale, su quale sito sorgerà, quanto sarà l’investimento iniziale, quando partirà la gara d’appalto, che tipo di progetto verrà realizzato?” E’ quanto sostiene il segreterio provinciale della Cisal di Vibo, Filippo Curtosi.
“Tutti interrogativi – continua Curtosi - che nascono da due considerazioni: la prima scaturisce dal fatto che continua ad esserci confusione sulla portata del progetto (il tipo di modello che verrà costruito) perché non basta dire, a parole, che verrà realizzata un’opera adeguata alle esigenze della sanità moderna se non si ha la minima cognizione di che sistema di servizi verrà dotata la struttura della nuova “casa madre” della sanità vibonese.
Poi perché bisogna meglio proprio capire di cosa parla il Presidente della Regione Calabria e Commissario per l’emergenza sanitaria in Calabria, Giuseppe Scopelliti quando afferma, reiteratamente, che “…l’ospedale si farà: stiano tranquilli i cittadini vibonesi”.
In sostanza la gente chiede al Governatore della Calabria di essere più chiaro sulle sue affermazioni e di passare alla politica dei fatti per non lasciare spazio a quella delle delusioni.
La nostra regione oltre al grave problema legato alla disoccupazione e quindi alla mancanza di lavoro, vive un grande dramma: quello di una sanità che fa parlare tutti i giorni di sé perché accade qualcosa che non funziona e questo qualcosa purtroppo resta legato ai servizi ridotti per carenza di personale a tutti i livelli o per l’assenza, in taluni presidi, di prestazioni che costringono la gente ammalata a dover affrontare il fenomeno dell’emigrazione.
La sanità vibonese, al pari delle altre realtà, continua ad essere “bastonata” dal Piano di rientro imposto dalla Regione Calabria e gli ultimi preoccupanti dati che si riferiscono ai livelli essenziali di assistenza non possono non lasciare intendere che il sistema non funziona.
La sanità vibonese lotta quotidianamente contro la precarietà di alcuni servizi, l’assenza di altri, e sempre, per la stessa ragione: la carenza organica.
D’altra parte occorre prendere atto che l’intraprendenza e la riconosciuta competenza del Commissario Maria Pompea Bernardi che non risparmia sforzi e sacrifici per ridurre le difficoltà ed i disagi purtroppo non bastano.
Vibo Valentia ha bisogno di accelerare i tempi per il nuovo ospedale che non risolverà in un batter d’occhio tutti i problemi strutturali e sanitari presenti oggi, però, si presume creerà le nuove condizioni per meglio affrontare la fitta domanda di salute che viene fuori tutti i giorni da queste parti.
Il Presidente Giuseppe Scopelliti deve trovare il sistema per accelerare i tempi di procedura per l’appalto dei lavori. I vibonesi sono stanchi di attendere. Ormai del nuovo ospedale se ne parla da 30 anni.
Che l’ospedale si farà ne siamo convinti tutti però è anche giusto ricordare che sono stati fatti passi indietro rispetto al 1998 quando, come si ricorderà, è stato presentato il plastico del progetto, voluto dall’allora direttore generale Michelangelo Lupoi, un personaggio di forte talento, mai dimenticato e che ha dato tanto alla sanità vibonese, infondendo speranze rimaste poi deluse con la sua sostituzione .
Da allora è iniziato un calvario interminabile con la deposizione di prima pietra su prima pietra.
Oggi, a ragione – conclude Curtosi - i cittadini vibonesi, invitano il Presidente Giuseppe Scopelliti a darsi da fare e a dimostrare nei fatti la sua sempre annunciata “vicinanza” alla città di Vibo Valentia ed ai suoi problemi”.