Saracena, Gagliardi lancia la carica dei 101

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Albino Gagliardi

Crisi, un manifesto programmatico e sintesi delle migliori esperienze locali per imboccare la via d’uscita. Fuori i partiti, fuori i sindaci che si lamentano, ma che nulla fanno rispetto ai problemi che affliggono le proprie comunità. Pronta la Carica dei 101, a proporla e lanciarla su scala regionale è Sindaco Mario Albino Gagliardi che chiama a raccolta i colleghi amministratori “per bene”, il mondo dell’associazionismo e la società civile.

I comuni sono in seria difficoltà. Gagliardi parte da qui, dall’emergenza che le pubbliche amministrazioni, oggi come non mai, vivono a causa della mancanza di risorse e tributi diretti. Ci sono tutti i motivi per essere pessimisti – dichiara – eppure c'è chi potrebbe aprire una via d'uscita, l'ultima uscita di sicurezza – per usare una famosa espressione di Ignazio Silone.

Sono in tre: l’ultimo residuato bellico della democrazia, vale a dire i sindaci per bene, quelli delle buone pratiche, che nonostante la crisi hanno trovato mezzi e strumenti per risolvere il problema dei rifiuti e quello dell’acqua, e che, sebbene le risorse a disposizione siano pari a zero continuano ad investire nella promozione del territorio. Ai Sindaci virtuosi si aggiungono i movimenti ed il mondo dell’associazionismo ed i singoli cittadini che devono mettere in minoranza la cattiva società civile.

Serve, ormai, un'alleanza trasversale per costruire e mettere in atto, diffusamente, dal basso, territorio per territorio, quella che Gaston Bachelard chiama "rottura epistemologica". Da quest’alleanza, da questa Carica dei 101 – come gli piacerebbe che si chiamasse il manifesto alla firma del quale il Sindaco invita tutti i colleghi a portare il proprio contributo – devono essere tenuti fuori, però, i partiti e gli amministratori che, per esempio, lamentano l’emergenza rifiuti ma che non fanno la raccolta differenziata; che sono in prima linea per la difesa dell’acqua come bene comune ma che non hanno avviato il ciclo integrato e, soprattutto, che dimenticano del proprio patrimonio.

E quindi, purtroppo, per ora, in questa regione ci si riduce in pochi.

"Nei prossimi giorni saranno indicate - spiega il Primo Cittadino – le prime tappe di incontro locale e poi regionale di quello che è chiamato a diventare, per le adesioni trasversali già emergenti in tutte e 5 le province, un movimento di cambiamento popolare contro l'intollerabile incapacità amministrativa politica e programmatica di una classe dirigente che, a tutti i livelli, nei decenni passati, ha bloccato e messo fuori gioco questa terra, da tutti i punti di vista. Movimenti e portatori di buone pratiche amministrative – conclude – si facciano avanti, la guerra allo stallo ed al destino di questa Regione è ormai dichiarata".