Azienda Calabria Maceri, Cgil: lavoratori costretti a rincorrere stipendio

Cosenza Attualità

“I lavoratori dell’azienda Calabria Maceri sono costretti ogni mese a rincorrere il proprio salario. – Lo denuncia in una nota Massimiliano Ianni Segretario Fp Cgil Cosenza - È vergognoso vedere lavoratori della stessa azienda trattati in maniera differente. Infatti, alcuni vengono pagati puntualmente, altri considerati di categoria inferiore, si pagano puntualmente con molto ritardo (!). Siamo stanchi dell’atteggiamento della Calabria Maceri e siamo altrettanto stanchi del comportamento dei Comuni che non pagano mai per il servizio ricevuto. Un sistema che si inceppa ormai da diversi anni senza che la politica, quella vera, prenda provvedimenti in merito.

A volte - si legge ancora nella nota - siamo stati in silenzio per consentire alle aziende del settore rifiuti, dopo il fallimento della Valle Crati, di organizzarsi, posizionarsi sul mercato, rilanciarsi in un settore in forte espansione nel resto d’Italia. Il prezzo per il senso di responsabilità dei lavoratori e della Fp Cgil non può essere una penalizzazione dei lavoratori medesimi. Riteniamo che tutti i dipendenti abbiano diritto al pagamento puntuale dello stipendio e che la sfera dei diritti all’interno di Calabria Maceri vada allargata. Ad esempio, sarebbe ora di riconoscere il ticket mensa, la somministrazione del latte, maggiore sicurezza sul lavoro.

In questa fase difficile, anche e soprattutto dal punto di vista economico, azioni di questo tipo avrebbero un effetto dirompente e positivo. Così come sarebbe “rivoluzionario” garantire da parte dell’azienda altri benefici per i lavoratori: costanti visite mediche, asilo nido aziendale, premi di produttività, acquisto libri per i figli dei lavoratori iscritti all’università. Siamo sognatori? Noi pensiamo di no. Riteniamo che con più equilibrio e più coraggio possiamo tutti insieme raggiungere questi obiettivi.

Le risorse ci sono, i Comuni incassano la tassa sui rifiuti e devono riversarla immediatamente alle aziende che gestiscono il servizio. In questi giorni abbiamo indetto uno stato di agitazione proprio sulla vertenza Calabria Maceri, la stessa procedura la adotteremo per tutte le società impegnate in questo settore, proprio per lanciare il nostro grido di allarme e per ribadire le nostre proposte. Il settore in Calabria è nella nostra provincia purtroppo è in controtendenza, da lungo tempo vive una crisi profonda.

Questo - conclude Ianni - è l’inizio di una lunga battaglia che la Fp Cgil vuole condurre al fianco dei lavoratori, convinti come siamo che il settore dei rifiuti e quello della depurazione possono e debbono diventare settori trainanti per lo sviluppo del nostro territorio. Se non si adottano politiche vere in questa direzione, diventa una perdita di tempo parlare di mare pulito, di turismo e di agricoltura di qualità.”