Senatori Pdl a Sindacati: “ Sostenere la nostra battaglia per i precari delle società miste “
Riceviamo e pubblichiamo una nota dei Senatori del gruppo parlamentare Pdl Antonio Gentile , Guido Viceconte, Nico D’ascola, Piero Aiello, Antonio Cariddi indirizzata alle Segreterie Nazionali CGIL , CISL, UIL, UGL, CONFAIL, COBAS ,FNSI in merito alla battaglia per i precari delle società miste:
“Chiarissimi Segretari Nazionali,
la lotta alla precarietà e, soprattutto, allo sfruttamento dei lavoratori, non deve conoscere divisioni politiche .
La flessibilità , infatti, ha alcune connotazioni positive, ma solo se inserite nell’alveo della legalità e del rispetto della realtà occupazionale. Capita da diversi anni che molte aziende partecipate utilizzino un nomen juris alterato per nascondere vere e proprie subordinazioni , costringendo professionisti, ma anche operai , donne, giovani e meno giovani, a lavori eternamente precari. Per il bisogno di sopravvivenza molti lavoratori non ricorrono alla magistratura del lavoro o ai sindacati, condizionati dalla paura di perdere nell’immediato una risorsa economica e di dover aspettare anni per il riconoscimento delle proprie ragioni.
Per questo motivo abbiamo presentato un emendamento al Dl 101/2013 che prevede, per le società partecipate con un capitale sociale non inferiore ai dieci milioni di euro e non quotate in borsa, l’obbligo dell’assunzione automatica di quei lavoratori che abbiano contratti atipici di ogni genere ( cococo, consulenze, etc. ) superiori ai 36 mesi negli ultimi cinque anni, con le sanzioni previste dal dlgs 368/2001 e successive modifiche e trasformazioni.
Abbiamo inteso porre il vincolo del pagamento dei contributi di ogni genere a questi contratti , di natura previdenziale ( compreso il 2 % del Cap per i professionisti ) e quello del capitale sociale congruo per evitare che queste disposizioni riguardassero anche piccole società consortili in cui la flessibilità è autentica e non figurata . Confidiamo che questo emendamento diventi patrimonio di tutte le forze politiche, dal partito democratico a Cinquestelle a Sel, nel rispetto inalienabile del diritto dei lavoratori e della loro dignità. Confidiamo anche che gli onn Ichino e Lanzillotta di Scelta Civica, capiscano che questo emendamento non appesantisce la spesa pubblica, giacché riguarda SPA o SRL che non fanno parte della pubblica amministrazione e che hanno un bilancio autonomo.
E’ ultroneo precisare inoltre, proprio agli onn Ichino e Lanzillotta che una spesa sostenuta annualmente, se storicizzata ( e questo riguarda anche la pubblica amministrazione ) diminuisce il deficit e non lo appesantisce. In ogni caso, ci interessa avere il Vostro conforto e quello del Governo , dal Ministro D’Alia agli altri titolari di dicastero, per ristabilire un principio di dignità lavorativa che è scritto nello Statuto dei Lavoratori, che la Suprema Corte ha sempre ribadito e che fa parte della grande tradizione laburista e sociale del nostro Paese.”
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