Ammortizzatori sociali in deroga: saranno 3189 i lavoratori coinvolti
Il Presidente Giuseppe Scopelliti e l’assessore al lavoro Nazzareno Salerno - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - esprimono soddisfazione per l’approvazione dell’elenco dei beneficiari relativamente alla “Presentazione di candidature da parte degli enti pubblici e privati interessati all’utilizzazione di soggetti disoccupati percettori di ammortizzatori sociali in deroga in condizioni di svantaggio e di marginalità sociale per attività socialmente utili e di pubblica utilità”.
Tale manifestazione d’interesse è stata infatti posta in essere dall’assessorato regionale al lavoro con l’obiettivo di costituire uno strumento di contrasto alla crisi economica anche per mezzo dell’adozione di soluzioni per i lavoratori espulsi dai processi produttivi percettori di ammortizzatori sociali in deroga e misure di protezione sociale. Questo strumento – per il quale sono state ammesse a finanziamento 268 istanze per un impegno di 4.205.173,63 euro con il coinvolgimento di 3.189 lavoratori – consente l’utilizzo degli stessi presso gli enti pubblici e privati per far fronte alle carenze di personale e, nello stesso tempo, dà l’opportunità ai percettori interessati di svolgere un’attività di indubbia valenza sociale.
Va poi specificato che gli enti utilizzatori selezionati sono obbligati, oltre che al cofinanziamento previsto per la partecipazione alla manifestazione d’interesse, a garantire che gli interventi formativi/lavoratori seguano un programma organico e personalizzato che si articoli in una fase di formazione e in percorsi di sostegno all’inserimento lavorativo centrati su azioni volte ad aumentare la professionalità dei partecipanti alle attività.
“Si tratta dell’ennesima prova – hanno spiegato il Presidente Scopelliti e l’assessore Salerno – della vicinanza della Regione verso le categorie più esposte ai rischi prodotti dalla crisi. Riteniamo di vitale importanza mettere in campo valide azioni a favore di coloro i quali, per effetto della negativa congiuntura economica, si trovano ad essere estromessi dai processi produttivi e quindi nella sostanziale impossibilità di assicurare la necessaria serenità familiare.
Questo strumento operativo, che attenua il peso della crisi occupazionale, permette di coniugare gli interventi di sostegno al reddito con le azioni di politica attiva. Confermiamo pertanto la volontà della Regione, esplicitata attraverso questi fatti concreti, di essere accanto ai lavoratori calabresi, che con le loro competenze ed il loro impegno rappresentano un’indispensabile risorsa per raggiungere la crescita economica e sociale”.