Sanità, Asp Cosenza su presunte illegittimità
"In relazione agli articoli di stampa sulle presunte illegittimità che avrebbe compiuto l’ASP di Cosenza nell’erogazione in favore del personale del comparto della produttività collettiva, questa Direzione Generale ha inteso convocare d’urgenza le OO.SS. e la RSU Aziendale per “urgenti comunicazioni” in ordine alla sistematica aggressione che l’ASP di Cosenza subisce da parte di una certa stampa che si ostina a diffondere informazioni spesso in modo incompiuto altre volte completamente destituite di fondamento. - Lo comunica il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli -
Lo sforzo che sta compiendo questa Direzione, in un quadro di notevoli ristrettezze finanziarie e per i vincoli posti dal Piano di rientro è notevole, considerato che la spesa del personale negli ultimi due anni si è fortemente ridotta, che il processo di riorganizzazione avviato con la conversione degli Ospedali e la mobilità del personale è proseguito con la riduzione dei Distretti e dei Dipartimenti e con la riduzione e l’accorpamento delle Strutture Dirigenziali che sicuramente produrranno un ulteriore risparmio senza intaccare i livelli essenziali di assistenza che comunque sono garantiti.
Le OO.SS. e la RSU Aziendale nel corso dell’incontro tenutosi giorno 2 ottobre u.s. hanno espresso viva preoccupazione per questi attacchi ingiustificati nei riguardi dell’ASP di Cosenza che finiscono per ritorcersi contro gli stessi lavoratori che non solo non hanno percepito quanto dovuto a titolo di produttività ma rischiano di fronte all’opinione pubblica di passare per quelli che in modo proditorio hanno incassato somme non dovute.
È opportuno a questo punto precisare che i lavoratori hanno percepito nel lontano mese di marzo 2010 il saldo delle competenze relative alla produttività collettiva riferite agli anni 2008 e 2009 il cui ammontare pro capite non è stato superiore a circa 200 euro pro capite. Da allora hanno percepito per gli anni 2010, 2011 e 2012 e fino al mese di giugno 2012 un acconto pari a circa 20 euro mensili pro capite a titolo di acconto da compensare in sede di valutazione finale.
Le somme destinate alla produttività collettiva (c.d. incentivazione) vengono individuate all’inizio di ogni anno tramite la costituzione dei “fondi contrattuali”. Si tratta di quote di stipendio accessorie destinate proprio a tali finalità per esplicita previsione contrattuale e quindi, in definitiva, di risorse del contratto che appartengono ai lavoratori e che non possono essere destinate ad altre finalità per cui non si ravvisa alcun danno erariale anzi al contrario non continuare ad erogarle costituirebbe inadempimento contrattuale.
Inoltre la quota di produttività collettiva erogata negli anni a titolo di acconto sarà sottoposta a specifica valutazione al fine di procedere a compensare gli eventuali saldi sia negativi che positivi secondo le modalità previste dagli accordi stipulati con le OO.SS ed in linea con quanto previsto dalle vigenti norme contrattuali.
In merito poi a quanto asserito dalla stampa circa la presunta violazione del Decreto Legislativo 150/2010 /(Decreto Brunetta), è necessario chiarire che in assenza del rinnovo contrattuale 2010/2012 gli istituti previsti dal citato Decreto potranno trovare applicazione solo nella tornata contrattuale 2013/2015. Per completezza d’informazione è opportuno ricordare che i contratti sono fermi al 2009 e che la contrattazione integrativa decentrata ha subito una sostanziosa decurtazione delle risorse economiche destinate a tali finalità.
L’ASP di Cosenza oltre ad avere attivato la contabilità analitica sta implementando un sistema di valutazione tramite l’utilizzo di uno specifico software per tutto il personale dipendente che consentirà l’applicazione di un processo di valutazione in linea con quanto previsto dalle recenti disposizioni di legge.
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza si è dunque limitata ad erogare a titolo di acconto, previo accordo sindacale, somme comunque dovute al personale dipendente per esplicita previsione contrattuale. La valutazione circa il saldo con gli eventuali conguagli sarà effettuata in una fase successiva. Dette somme appositamente previste con la costituzione dei relativi fondi contrattuali, si ribadisce, non potevano essere utilizzate per altre finalità in quanto costituiscono una quota dello stipendio del dipendente la cui erogazione è sottoposta obbligatoriamente ad un accordo sindacale trattandosi di materia soggetta ad obbligo di contrattazione, ex art. 4 CCNL 1998/2001 comparto sanità.
In definitiva, dette somme erogate in acconto, secondo quanto stabilito nell’accordo aziendale sopra richiamato e di cui alla deliberazione n. 850 del 28.03.2008, costituiscono quella parte di produttività collettiva “destinata a promuovere il miglioramento organizzativo e l’erogazione dei servizi per la realizzazione degli obiettivi generali dell’Ente”. Si tratta di obiettivi istituzionali che sono stati e continuano ad essere quelli di assicurare i Livelli Essenziali di Assistenza. Appare opportuno precisare che le procedure per l’attivazione del sistema di contabilità analitica sono state avviate nell’anno 2011, nell’anno 2012 è stata implementata la procedura informatica e dal 1 gennaio 2013 il sistema è stato attivato.
L’erogazione del saldo della produttività per gli anni 2008 e 2009 (cfr la delibera 648/2010) è stata distribuita secondo l’accordo, condiviso da tutte le sigle sindacali, in quanto tutti i dipendenti avevano in egual misura partecipato alla complessa attività di accorpamento delle preesistenti AASSLL avvenuta per effetto della Legge Regionale n. 9/2007. Anche la corresponsione dell’acconto era stato sancito dallo stesso Accordo sindacale recepito con deliberazione n. 850 del 23.03.2008 e condiviso da tutte le sigle sindacali. Detto accordo non poteva essere rescisso in modo unilaterale senza alcuna specifica motivazione perché ciò avrebbe potuto determinare una palese condotta antisindacale suscettibile di sanzioni ai sensi dell’art. 28 della legge 300/71 (Statuto dei Lavoratori). È utile ribadire che detta corresponsione riguardava solo un acconto delle quote spettanti per la produttività collettiva ad ogni singolo dipendente atteso che l’eventuale saldo sarebbe stato corrisposto solo previa verifica degli obiettivi raggiunti.
Nella realtà dei fatti per gli anni 2010,2011 e 2012 il saldo non è stato ancora corrisposto e si è provveduto secondo quanto stabilito dalle norme contrattuali in vigore ad accantonare le somme residue. L’accordo sindacale è stato subito rescisso a seguito dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti e notificato alle OO.SS del comparto ed alla RSU Aziendale.
Appare opportuno precisare che è stato adottato apposito regolamento per la valutazione del personale del comparto mediante l’utilizzo di un applicativo software e che sono in itinere le procedure valutative sempre per lo stesso personale. Pertanto, secondo gli accordi sanciti con le OO.SS del comparto e la RSU Aziendale l’erogazione del saldo della produttività collettiva, soggetta per esplicita previsione contrattuale al miglioramento della qualità dei servizi, sarà corrisposta solo al termine delle procedure valutative individuali con relativa compensazione delle somme già corrisposte in acconto."