Concussione, ex presidente e 2 volontari Cri a giudizio

Catanzaro Cronaca

Sono stati rinviati a giudizio i tre imputati coinvolti in presunti casi di concussione alla sezione catanzarese della Croce rossa italiana, finiti sotto inchiesta oltre sei anni fa. Oggi, al termine dell'udienza preliminare, il giudice, Maria Rosaria Di Girolamo, ha mandato sotto processo l'allora presidente provinciale del capoluogo calabrese della Cri, Elia Diaco, e poi di Mauro Jose' e Giuseppe Carioti, nella loro qualita' di volontari. Il dibattimento avra' inizio il prossimo 6 ottobre davanti al tribunale collegiale di Catanzaro (tra i difensori anche Vincenzo Ioppoli, Maria Mirigliani, Maurizio Belmonte). In base alle gravi ipotesi d'accusa di concorso in concussione Diaco, medico particolarmente stimato a Catanzaro anche e soprattutto per la sua attivita' di volontariato, fini' agli arresti domiciliari, il 29 aprile del 2004 (fu rimesso in liberta' dopo 15 giorni dal Riesame con una decisione poi annullata dalla Cassazione ma riconfermata dal Tribunale, come richiesto da accusa e difesa che non ravvisarono piu' alcuna esigenza cautelare, anche perche' il medico lascio' subito il suo posto alla Cri). Quel giorno i carabinieri diedero esecuzione a un'ordinanza cautelare emessa dal gip di Catanzaro, in base agli indizi emersi dalle investigazioni partite a seguito di esplicite denunce, sporte da militari della Cri in servizio presso l'aeroporto di Lamezia Terme che nei loro racconti avevano additato il presidente come colui che li avrebbe "indotti" a versare parte del proprio stipendio (fra i 600 e gli 800 euro) ai volontari che li affiancavano. E di tanto parlano le contestazioni stilate dall'Ufficio di procura secondo cui Diaco avrebbe tentato di costringere due dei denuncianti, G. M. e A. N., a dare parte della retribuzione loro spettante ad altri volontari (due dunque i presunti casi di tentata concussione). Tanto almeno emerge dalle frasi che le stesse presunte parti offese hanno descritto e riportato, come pronunciate da Diaco, agli inquirenti. Concussione "consumata", invece, l'ipotesi a carico di Jose' e Carioti ai quali, sempre secondo l'ipotesi d'accusa che parla di concorso con lo stesso Diaco (del quale si sarebbe sfruttato il "peso" della posizione di presidente provinciale della Cri), sarebbero andati mensilmente la meta' delle spettanze di altri due denuncianti F. I. e S. L..