Regione, Bilancio preventivo sotto esame della Corte dei Conti: dito puntato sulla sanità
La Corte dei Conti esamina il bilancio di previsione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2013. E punta il dito sulla sanità e sulla mancata costituzione del collegio dei revisori. Il documento è stato prodotto in adesione alle nuove disposizioni che stabiliscono che le sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti esaminino i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi, per la verifica del rispetto del patto di stabilità interno, i vincoli di indebitamento e l'assenza di irregolarità.
Per quanto riguarda la sanità, dalla relazione emerge che il consolidamento del bilancio preventivo annuale 2013 con i bilanci economici preventivi 2013 delle aziende del servizio sanitario regionale “non è avvenuto in quanto alla data del 31 dicembre 2012 non tutte le aziende avevano trasmesso i bilanci preventivi”. E che, per la definizione in corso del programma operativo 2013-2015, “allo stato non esiste un adeguato coordinamento tra la programmazione sanitaria regionale e i bilanci redatti dai singoli enti del servizio sanitario”.
Per quanto riguarda le partecipazioni della Regione nei diversi enti, la Corte dei Conti sottolinea “la necessità di effettuare un ulteriore approfondito esame in ordine al mantenimento” delle partecipazioni, “valutando non solo l'attinenza in concreto dell'oggetto sociale con le finalità istituzionali, ma soprattutto l'efficacia, l'efficienza e l'economicità”. Secondo i giudici contabili, “non appare conforme al principio costituzionale di buon andamento detenere partecipazioni in enti che, magari sin dalla data di costituzione, non abbiano mai concretamente operato” oppure lo abbiano fatto in modo “ insignificante rispetto al costo della produzione e alle perdite di esercizio”. Infine, la Corte dei Conti ha sottolineato la necessità che la Regione Calabria si doti al più presto del Collegio dei Revisori, come previsto dalla legge.