Zootecnia, Coldiretti Calabria: basta a inadempienze e ritardi
“La situazione sui piani di eradicazione delle epizoozie nella nostra zootecnia- brucellosi bovina, tubercolosi brucellosi ovi-caprina, leucosi, blu tongue e vescicolare suina - ci consegnano un quadro ulteriormente peggiorato e questo significa che complessivamente nella zootecnia sono ormai a forte rischio 10.189 aziende con 529mila capi allevati, circa 10mila posti di lavoro per un valore economico-patrimoniale oltre 206milioni di euro, insomma un vero e proprio spreco di capacità produttive.” Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria non ci sta più e lancia un ennesimo allarme sulle inadempienze della politica e della struttura burocratica/amministrativa preposta che stanno letteralmente affossando quello che è il terzo comparto del nostro sistema agroalimentare.
Continuiamo da decenni a navigare a vista e questo, oltre a risvolti sociali enormi, ha indebolito tutto il sistema penalizzando fortemente le filiere zootecniche di latte, carni, salumi e formaggi. Questa persistente incapacità, perché così dobbiamo definirla, ad eseguire i piani di eradicazione, rilancia - ha relegato la Regione ad essere tra le ultimissime di Europa: “altro che puntare sull’export e internazionalizzazione delle imprese”! Non è possibile continuare a sprecare enormi risorse pagate con soldi pubblici per alimentare una infernale e nei fatti incapace macchina amministrativa pubblica che tra l’altro penalizza l’esportazione di alcune produzioni della filiera zootecnica.
La stragrande maggioranza degli allevatori, è disponibile a collaborare ai piani definitivi per l’eradicazione delle epizoozie, ma su questo purtroppo vi è l’insensibilità della politica, che nonostante i dati certificati dal Ministero della salute e dalla Commissione Europea continua nell’indifferenza a consegnare la zootecnia calabrese ad un tragico destino. “Una situazione illogica, che ormai è davvero intollerante e assurda e sulla quale, voglio ripeterlo, pende la spada di Damocle sia del Ministero della Salute che dell’Unione Europea.
Il presidente della Regione Scopelliti, che ha la delega alla Sanità nonché è commissario al piano di rientro sulla Sanità, tra cui fa parte quella veterinaria, deve dare un segnale molto forte nella direzione indicata, altrimenti, come sta avvenendo, continuerà ad alimentare la catena di errori, inefficienze, sottovalutazioni e sperpero di denaro pubblico che può essere facilmente accertato dalla magistratura competente."