'Ndrangheta, sequestrati beni a Giuseppe Nigro
L' Ufficio Misure di Prevenzione diretto dal Vice Questore Aggiunto Raffaella Pugliese, in collaborazione con il G.I.C.O., nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, ha sequestrato beni nei confronti di Giuseppe Nigro, nato a Cosenza il 1° maggio 1960 e residente a Belvedere Marittimo, sorvegliato speciale, già detenuto in carcere in seguito all'arresto dello scorso 30 luglio da parte della Procura Distrettuale di Catanzaro, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dalla DDA di Catanzaro, in particolare per i reati di usura pluriaggravata dal metodo mafioso ai danni di imprenditori e per il reato di estorsione continuata e pluriaggravata in concorso - tra gli altri - con la moglie Franca Coccia, persone comunque ritenute alla cosca Muto di Cetraro. Il Tribunale Misure di Prevenzione di Cosenza, presieduto dal dott. Giovanni Garofalo, accogliendo la proposta di questo ufficio, ai sensi della legislazione antimafia, ha disposto il sequestro dei seguenti beni per un valore di oltre 7 milioni di Euro, ma l'effettivo importo è in corso di reale accertamento perché il Tribunale ha disposto altresì, su proposta dell'ufficio, anche il sequestro di quant'altro rinvenuto considerato di valore nel corso dell'esecuzione. Altri beni immobili, inoltre, sempre durante la fase esecutiva sono stati rinvenuti e fatti oggetto di sequestro che dovrà però essere ulteriormente autorizzato dal competente Tribunale. Le complesse indagini patrimoniali hanno riguardato il Nigro e tutto il suo nucleo familiare.
Questi i beni sequestrati:
Beni Immobili: 13 unità immobiliari intestate a Giuseppe Nigro e ai suoi familiari sito in Belvedere Marittimo
Beni Mobili: 11 conti correnti e depositi bancari intestati a Giuseppe Nigro, alla moglie Franca Coccia e famigliari; quote sociali della società "Auto Nico S.r.l.", cointestate sia a Santo Nigro che a Franca Coccia; autovettura BMW X5, intestata alla Nico; autovettura Mercedes ML 320 CDI, intestata a Franca Coccia.
Nell'arco di appena un anno salgono quindi a 20 i sequestri dei beni antimafia, operati dall'Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Cosenza per un ammontare di circa 110 milioni di Euro e tredici sono state le connesse confische pure eseguite dallo stesso ufficio per un ammontare complessivo di 86 milioni di euro.