Cosenza: il corpo di soccorso dell’Ordine di Malta bloccato dalla centrale 118
In una nota diramata dal raggruppamento Calabria del Cisom, si evidenziano particolari difficoltà frapposte, dalla centrale operativa 118 di Cosenza, all'inizio del servizio della postazione 118 di Diamante da parte del Corpo di Soccorso dell'Ordine di Malta.
Nelle scorse settimane, infatti, è stata stipulata una convenzione, diretta a dare attuazione ad un accordo tra lo Smom (Sovrano Militare Ordine di Malta) e la Regione Calabria, anche per il supporto e potenziamento del servizio 118 in una zona in cui sono frequenti i casi di mala sanità causati dal tardivo arrivo delle ambulanze del soccorso pubblico; con tale convenzione, pertanto, il Cisom colmerebbe le lacune di un comprensorio che raccoglie circa dieci comuni e che nel periodo estivo accoglie diverse centinaia di migliaia di turisti. In questo scenario, però, si inseriscono alcuni elementi che, da due mesi, stanno portando a ritardare l'inizio del servizio e, inoltre, a rendere difficoltoso l'operato di una delle organizzazioni internazionali più prestigiose in ambito sanitario e più antiche in ambito ospedaliero.
"Non si comprende quali siano i motivi ufficiali che hanno portato, sino ad oggi, ad escludere il CISOM dai servizi dell'ASP di Cosenza e più in particolare da quelli legati alla centrale operativa 118. - afferma il colonnello Pasquale Romano caporaggruppamento Calabria del CISOM - Non siamo mai stati invitati a tavoli di contrattazione per i servizi di emergenza nè la centrale operativa 118 ci ha mai informato dell'esistenza di corsi di formazione o di appuntamenti legati alla qualificazione del nostro personale; se a questo si aggiunge che i controlli delle nostre ambulanze, da parte dei medici del 118, richiedono ore anzichè minuti, al contrario di come sempre avvenuto per tutti i soggetti privati che operano nel settore, si comprende chiaramente che la presenza del CISOM forse altera equilibri ormai consolidati nella gestione di questo settore dei servizi pubblici. È evidente che il CISOM è probabilmente elemento di disturbo rispetto a meccanismi che, troppo spesso, assurgono negativamente agli onori delle cronache delle aziende sanitarie calabresi. Ci ritroviamo dinanzi a medici della centrale 118 che, pur atteggiandosi a giuristi anzichè a medici, involontariamente o forse volontariamente non riescono neanche a comprendere il significato di semplici ma importanti comunicazioni ufficiali tra la Repubblica Italiana e l'Ordine di Malta - aggiunge il col. Romano - Ci ritroviamo di fronte a persone mal disposte e quasi moleste per la nostra presenza, come i musulmani circa mille anni or sono in Terra Santa, che in fase di controllo arrivano, in modo tragicomico, a chiedere persino le istruzioni delle attrezzature pur di trovare appigli pretestuosi. Alla luce di quanto risultante dall'indagine dell'ISPE sanità, secondo cui la Calabria è la seconda regione in Italia per corruzione nell'ambito della sanità, ci si pongono due domande: se i motivi di questo "accanimento" nei confronti del CISOM, da parte della centrale operativa 118 di Cosenza, siano direttamente correlati alle risultanze dell'indagine ISPE; se l’atteggiamento della centrale continuerà ad essere tale anche successivamente all’inizio del servizio da parte dell’Ordine di Malta."