Siderno: funerali privati per il boss Vincenzo Macrì
A garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica, il Questore della provincia di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, in occasione degli odierni funerali del boss Vincenzo Macrì, 73 anni, ha vietato che il trasporto della salma avvenisse in forma pubblica e solenne, disponendo che la stessa fosse condotta direttamente presso il cimitero di Siderno Superiore, per lo svolgimento dei funerali in forma strettamente privata. Macrì, detto "u baruni", elemento di spicco dell'omonima consorteria mafiosa operante a Siderno e nella Locride, con precedenti penali per sequestro di persona a scopo di estorsione e associazione a delinquere di stampo mafioso, era il nipote del defunto patriarca della 'ndrangheta Antonio Macrì, assassinato sempre a Siderno il 20 gennaio 1975. Il decreto del Questore di Reggio Calabria è stato notificato, tramite la Questura di Roma, ai familiari del defunto, che si è spento, per cause naturali, a Roma, presso il policlinico Umberto I, martedì scorso, 15 giugno. Prima del ricovero in ospedale, l'uomo stava scontando, agli arresti domiciliari a Siderno, la pena di 26 anni di reclusione per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il provvedimento era stato, poi, sospeso per motivi di salute.