Trematerra ed i vertici del Dipartimento Agricoltura al seminario “La Pac verso il 2020”
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra, ha preso parte, insieme al Dirigente Generale del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti e all’Autorità di Gestione del PSR Calabria 2007-2013 Alessandro Zanfino, ad un seminario promosso da Agrinsieme Calabria dal titolo “La PAC verso il 2020”, che si è tenuto presso il centro agroalimentare di Lamezia Terme. All’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa - sono intervenuti anche il Commissario Straordinario di Arcea Maurizio Nicolai, il Coordinatore regionale di Agrinsieme Mauro D’Acri, il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti ed il Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. Le relazioni sulla riforma della PAC, invece, sono state tenute da Vincenzo Lenucci, Direttore Area Economica di Confagricoltura, che ha parlato dei pagamenti diretti, da Pierluigi Romiti, Direttore Nazionale Fedagri, che ha discusso degli interventi di mercato, e da Giuseppe Cornacchia, Responsabile del Dipartimento Sviluppo agroalimentare e territorio della CIA, che ha trattato l’argomento dello sviluppo rurale.
“Come Regione Calabria e Dipartimento Agricoltura - ha affermato l’Assessore Trematerra nel suo saluto - partecipiamo sempre con molto piacere a questi incontri, perché riteniamo che stare insieme e confrontarci, significhi anche semplificare il rapporto fra politica e organizzazioni. Agrinsieme nasce coniugando esperienze molto diverse fra loro – ha proseguito Trematerra - in un momento particolarmente delicato a livello decisionale. Parlo infatti di decisioni di straordinaria importanza che la Calabria dovrà prendere a breve, che certamente trasformeranno l'agricoltura regionale. In questa prima uscita ufficiale di Agrinsieme si affrontano temi importantissimi che riguardano la Pac che, a mio avviso, deve essere vista come una grande opportunità. Ritengo infatti che facendo tesoro degli errori passati, bisogna guardare in prospettiva, operando delle scelte. Saranno due mesi di lavoro intenso, durante i quali alla parte tecnica seguirà necessariamente una parte politica, ragionando contemporaneamente su primo e secondo pilastro. Agrinsieme ha già vinto una sfida coraggiosa, ma la prossima è quella di lavorare tutti insieme per tracciare una linea di sviluppo della politica agricola comune, partendo da un punto di equilibrio tra le esigenze di tutti. Auspico quindi buoni risultati non solo per la Calabria, ma per l'agricoltura di tutto il paese, che dovrebbe investire maggiormente sul Meridione, che può dare risultati davvero importanti dal punto di vista del Pil”.
Anche per il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti, l’incontro organizzato da Agrinsieme è stato decisamente utile. “Il seminario – ha dichiarato Zimbalatti – arriva anche nel momento giusto, perché proprio in questi giorni si stanno discutendo aspetti molto importanti della nuova programmazione. Nelle prossime settimane, infatti, dovrà emergere l'indicazione politica a livello regionale, che auspico possa essere il più possibile condivisa”. Il Dirigente Generale Zimbalatti si è soffermato poi sulle responsabilità della macchina amministrativa, affermando che questa “dovrà essere pronta ad affrontare la sfida della programmazione 2014-2020”. La filiera amministrativa, infatti, secondo Zimbalatti, non sarebbe ancora perfettamente adeguata alle esigenze della nuova programmazione. “Tutti gli sforzi del Dipartimento, sotto l’abile regia dell'Assessore Trematerra, sono rivolti all'efficienza e alla velocità della macchina amministrativa. Di concerto con l'organismo pagatore e contando anche su preziose risorse come Arsac e Fondazione Terina, il Dipartimento intende stare al passo coi tempi, per poter guardare agli obbiettivi di spesa come ad attività ordinarie. Ci auguriamo che Agrinsieme possa dare slancio alla filosofia dello "stare insieme", nella speranza che la percentuale di aggregazione della nostra regione aumenti, perché l'atavico problema della frammentazione calabrese, si traduce purtroppo in un'offerta debole su mercati che invece sono sempre più aggressivi”.
“In questo momento – è intervenuto l’ADG Alessandro Zanfino - non possiamo permetterci di sbagliare la programmazione e quindi la strategia di sviluppo di questo territorio. Non possiamo non considerare gli effetti della Pac e la ricaduta che avrà sulle politiche di sviluppo rurale. Anche se i veri giochi si fanno nei tavoli romani, come Dipartimento Agricoltura stiamo prendendo parte a tutti i tavoli partenariali per un confronto costante col mondo sindacale, di categoria e dell’imprenditoria. Puntiamo fortemente all’efficienza amministrativa e per questo abbiamo deciso di adottare tutti i correttivi possibili sul PSR. E grazie al contributo delle associazioni di categoria e del mondo agricolo, abbiamo già un programma del quale siamo fieri, con il 99% degli impegni già presi ed una realizzazione per avanzamento finanziario in termini di spesa in linea con il trend nazionale e comunitario” I prossimi obiettivi, secondo Zanfino, sarebbero una burocrazia più snella e rapida e procedure moderne ed europee. “Non si possono più gestire le cose in modo generico – ha aggiunto l’ADG - la nuova programmazione ci metterà di fronte a delle scelte coraggiose che intraprenderemo e porteremo avanti grazie all’Assessore Trematerra, un referente politico altrettanto coraggioso, che ha sottolineato più volte l’importanza della qualità progettuale nei criteri di selezione degli interventi. Ma tutto ciò è possibile anche grazie al contributo del partenariato, che ci fornisce ogni giorno una fotografia dello stato dei nostri territori e della nostra popolazione, ed alla consapevolezza delle criticità del passato. Per il 21 Novembre – ha concluso Zanfino - convocheremo il partenariato per un primo momento di analisi dei fabbisogni della nostra terra. Un’altra occasione per ribadire che siamo tutti dalla stessa parte e dobbiamo muoverci nella stessa direzione, scrivendo insieme la nuova programmazione”.
A detta del Commissario di Arcea Maurizio Nicolai, l’organismo pagatore dovrà farsi carico di certificare la legalità e la regolarità della spesa, ossia di controllare che le procedure si attengano ai regolamenti e di effettuare i controlli previsti. “Se vogliamo dunque affrontare al meglio questa nuova sfida e che la PAC abbia una gestione funzionalmente corretta – ha concluso – dobbiamo lavorare tutti insieme con un atteggiamento diverso rispetto al passato, e partendo dal punto di vista che l’agricoltura è un bene comune”.