Confartiganato: consiglio camerale aperto “Il depistaggio di Pepparelli”
“Ieri 12/11/2013, presso la CCIAA di Crotone, dietro invito del Presidente Pro-Tempore Dott. Vincenzo Pepparelli, si è tenuto un consiglio camerale aperto, con oggetto la delicata tematica sul rinnovo del Consiglio dello stesso Ente. Presenti al dibattito la maggioranza del locale mondo associativo, sindacale e dei vari ordini.- Afferma in una nota il Dirigente Incaricato di Confartigianato Carmine Corigliano - Ad introdurre la discussione lo stesso “padrone di casa ” Dott. Pepparelli che nel suo excursus informativo sullo stato dell’arte del suddetto rinnovo, ha volutamente omesso di riportare tutta una serie di verità , tracciando una linea mirata ad escludere l’ipotesi di una nuova procedura di rinnovo.
Nei fatti, lo stesso ha sostenuto, oltre ogni contraddizione, che all’oggetto del ricorso al TAR ad opera della locale Confartigianato, vige unicamente la contestazione di una ipotetica scorrettezza procedurale adottata dalla CCIAA, mentre i numeri “rappresentanza effettiva” prodotti dalle associazioni coinvolte nel procedimento, non saranno oggetto ne di giudizio ne di provvedimento, in sostanza così come dallo stesso ribadito, quei “numeri” sono indiscutibili, quindi inutile una nuova procedura di rinnovo.
Di fatto, le cose non stanno così, alla base del ricorso al TAR promosso dalla Confartigianato di Crotone, la cui udienza per la discussione nel merito è fissata per il 09 maggio 2014, è invece la contestazione dei dati di rappresentanza numerica gonfiati a dismisura da talune associazioni, che in verità risultano in netto contrasto con i dati ufficiali, situazione ulteriormente confermata dall’accesso agli atti esperito dalla stessa Confartigianato. – Continua la nota- E’ chiaro che il buon Pepparelli, omette quelle verità scomode per la CNA a lui tanto cara, implicata a livello locale per aver alterato a dismisura i dati di rappresentanza al fine di procurarsi qualche seggio in più nel Consiglio Camerale, e il caso vuole che la CNA è rappresentata a livello Regionale dallo Stesso Pepparelli.
E’ ancor più chiaro il perché del volere evitare in ogni modo, da parte del buon Pepparelli, una nuova procedura di rinnovo basata all’insegna della correttezza e dei dati certificati, forse perché ne risulterebbe come un auto denuncia per le irregolarità commesse in precedenza. Siamo veramente indignati e delusi, ancora oggi assistiamo a depistaggi e alterazioni che si consumano dentro le mura di un Ente così prestigioso.
Una volta di più, vogliamo sollecitare l’attuale Consiglio che è sovrano su ogni decisione, di uscire dall’influenza indotta da Pepparelli. – Conclude la nota - Di approvare da subito una nuova procedura per il rinnovo del futuro consiglio Camerale, guardando responsabilmente a quei contenuti etici e morali che dovrebbero rappresentare la strada maestra in una struttura così importante per il nostro territorio, perché non possono esistere prospettive future se i presupposti di partenza non hanno fondamenti reali.”