Maltempo, Nicodemo Oliverio: in Calabria bisogna intervenire preventivamente
“La drammaticità degli eventi verificatisi in Sardegna, alla cui popolazione ci stringiamo ed esprimiamo solidarietà e vicinanza, ed anche quanto avvenuto in Calabria non possono considerarsi frutto esclusivo del destino cinico e baro. – È quanto afferma in una nota il deputato Nicodemo Nazzareno Oliverio - In Calabria la situazione venutasi a creare è stata particolarmente drammatica e ci chiediamo se un’opera di prevenzione da parte della Regione Calabria non sarebbe stata doverosa e non affidarsi come sempre allo stellone.
Ci chiediamo se non fosse stato opportuno che un assessore alla Protezione Civile o un assessore all’Agricoltura della Regione, se mai ne esiste uno, avessero ben chiaro prima di quanto accaduto se e come intervenire preventivamente per evitare uno sconquasso totale che ha messo in ginocchio interi pezzi di territorio.
Tra notte e le prime ore del 19 novembre scorso, un violento nubifragio si è abbattuto nelle zone della costa Jonica ed in particolare nel catanzarese e soprattutto nel crotonese, provocando allagamenti, interruzioni, frane di strade e riversamenti di fango.
In molti comuni le scuole sono rimaste chiuse. Nella provincia di Crotone e Catanzaro sono state numerosissime le richieste di soccorso giunte ai vigili del fuoco che con abnegazione sono riusciti a portare i primi e necessari aiuti.
Particolarmente colpita è stata l’area della Provincia di Crotone in cui si sono contati centinaia di casi di allagamento con danni alle abitazioni, agli esercizi commerciali, agli allevamenti zootecnici, alle imbarcazioni della pesca e alle colture agricole le cui produzioni sono andate quasi tutte distrutte. Nei comuni di Cotronei, Cirò Marina, Melissa, Strongoli Petilia Policastro e Mesoraca i sindaci hanno disposto la chiusura delle scuole. Anche la viabilità è stata messa pesantemente in crisi provocando problemi al traffico, soprattutto in alcuni tratti della statale 106 dove le carreggiate sono state invase da fango e da detriti tanto che le squadre dell'Anas hanno dovuto lavorare per intere giornate per liberarle, seppure in parte.
Con la collega della Commissione Agreicoltura della Camera dei Deputati Colomba Mongiello ho presentato una interrogazione a risposta in Commissione al Ministro delle Politiche Agricole ed al Ministro dell’Ambiente affinché sia attivato con la massima sollecitudine lo stato di emergenza per il territorio della provincia di Crotone colpita dalle eccezionali avversità del 19 novembre 2013 ed individuare in tale ambito le risorse finanziarie destinate ai primi interventi infrastrutturali di emergenza nelle more della ricognizione in ordine agli effettivi ed indispensabili fabbisogni ed autorizzare le relative spese nell'ambito del Fondo per le emergenziali.
Così come abbiamo evidenziato come appaia necessario definire e concludere con la massima urgenza l’iter amministrativo statale finalizzato all’adozione della delibera dello stato d'emergenza per la provincia di Crotone da parte del Consiglio dei ministri, così come è avvenuto per la Sardegna.
Ai ministri abbiamo rappresentato gli ingenti danni alle infrastrutture viarie, alle attività produttive ed al comparto agricolo
In particolare la dichiarazione dello stato di crisi per calamità naturali appare fondamentale al fine di affrontare la situazione emergenziale che vive il comparto agricolo, anche a seguito della distruzione di tutte le produzioni olivicole, agrumicole ed orticole e di sostenere adeguatamente il reddito degli agricoltori che hanno subito ingenti danni.”