Asp Catanzaro: a Lamezia Terme primo Incontro del Comitato per il controllo delle infezioni
Si svolgerà martedì prossimo, 10 dicembre, alle ore 12,15, nella Sala “Ferrante” del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, il primo incontro del Comitato per il controllo delle Infezioni Correlate all’Assistenza (C.I.C.A.), istituito dall’Asp di Catanzaro lo scorso ottobre.
L’ORGANISMO “vuole rappresentare un perfezionamento ed un superamento del concetto di comitato di controllo delle infezioni ospedaliere, estendendo il proprio campo di intervento – affermano dall’Asp catanzarese - dall’ambito ospedaliero a tutti i restanti ambiti assistenziali aziendali. Un obiettivo in linea con la missione aziendale, in materia di rischio infettivo, che consiste nella promozione della sicurezza dei pazienti e degli operatori e di tutti coloro, che, a vario titolo e in varia misura, nel contesto territoriale afferente all’Azienda, possono venire esposti al rischio di contrarre un’infezione correlata all’assistenza”.
All’incontro è prevista la presenza del Direttore Generale dell’Asp, Gerardo Mancuso e del Direttore Sanitario, Mario Catalano, Presidente del C.I.C.A. Pietro Menniti, in qualità di Vice Presidente del Comitato e di Coordinatore delle Direzioni Sanitarie dei Presidi Ospedalieri dell’ASP, aprirà i lavori che saranno moderarti da Annalisa Spinelli, Segretaria del Comitato. In qualità di relatori, interverranno Arcangelo Delfino, Responsabile dell’Unità operativa Prevenzione Infezioni Ospedaliere dell’Asp, e Rosa Anna Leone, Direttore U.O. Microbiologia e Virologia dell’Asp. Inoltre saranno presenti tutti i primari del presidio ospedaliero di Lamezia Terme e Clementina Fittante, responsabile dell’U.O. Formazione e Qualità.
“Con l’occasione – annunciano dall’Asp - verrà presentato un modello di Sistema Aziendale per la lotta contro le Infezioni Correlate all’Assistenza (I.C.A.), che è costituito dalla Direzione Aziendale, dalla Leadership aziendale, dalle articolazioni organizzative con funzioni dedicate, dall’insieme dei “datori di assistenza”, delle varie tipologie di pazienti/utenti e delle restanti categorie di stakeholders, ovvero di coloro che a vario titolo sono portatori di interesse nei confronti dell’Azienda”.
L’iniziativa è stata adottata “in sintonia con una visione aziendale che auspica uno scenario di lotta contro le I.C.A., che sia consapevole e globale, forte del contributo dell’intera popolazione afferente all’ambito assistenziale provinciale. Contributo reso – proseguono dall’Azienda Sanitaria - attraverso una partecipazione attiva ed informata alla pianificazione e all’attuazione dei programmi, soprattutto da parte degli operatori e dei pazienti stessi, ma anche da parte di tutti coloro, che, a vario titolo, possono venire esposti al rischio di infezione correlata all’assistenza e/o che, in diversa misura, prendono parte all’elaborazione e/o all’applicazione dei programmi”.