Platania: festa di Santa Lucia all’insegna dell’Evangelii Gaudium
Fervono i preparativi per la festa di Santa Lucia, la vergine che, nel 304, subì il martirio sotto il dominio dell’imperatore Diocleziano per la sua testimonianza di fede nei confronti della religione cristiana. La comunità della parrocchia di San Michele Arcangelo di Platania, infatti, sta per iniziare un triduo durante il quale ogni sera, alle ore 16.30, si reciterà il Rosario meditato e si celebrerà la Santa Messa officiata da monsignor Giuseppe Ferraro e dal parroco don Pino Latelli, con omelie incentrate sulla Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” relativa alla proclamazione del Vangelo nel mondo di oggi recentemente consegnata alla Chiesa da Papa Francesco.
«Il documento del Pontefice, dal tono molto impegnativo e coinvolgente, – sottolinea il parroco di Platania Don Pino Latelli - sta suscitando interesse e apprezzamento e presenta con passione e lungimiranza profetica il programma della chiesa per i prossimi anni chiamata a un profondo rinnovamento sulla scia del Concilio Vaticano II e ad essere sempre di più una chiesa in missione che mostra al mondo la bellezza, la gioia e la forza del Vangelo».
I preparativi dei festeggiamenti in omaggio a Santa Lucia si concluderanno il 13 dicembre con la processione della statua della Santa, portata per le vie del paese illuminato dalle fiaccole accese che ogni fedele terrà strette in mano. Ogni fiaccola sarà simbolo della fede, della speranza, della luce che brillerà su questa pagina buia ed incerta della storia mentre la mente di ogni fedele sarà rivolta all’imminente Natale con l’ auspicio che possa essere foriero di pace, giustizia, gioia, amore per tutti gli uomini.
Il parroco don Pino Latelli, nel presentare il calendario delle iniziative programmate per il triduo, ha tracciato rapidamente un breve profilo biografico sulla santa sottolineando la sua immensa fede che l’ha sempre sostenuta nelle tribolazioni e nel momento estremo del martirio subìto durante le persecuzioni dei cristiani. Lucia, nata a Siracusa nel 280 da una ricca famiglia patrizia, chiedendo la grazia per la guarigione della madre, decise di offrire la sua vita al Cristo rinunziando al matrimonio e alla vita agiata pertinente alla sua condizione sociale.
Il grande amore per i poveri e gli ammalati animò la sua vita insieme alla sua generosità nel dividere i beni di famiglia con i bisognosi. Dopo la violenta morte, le spoglie di Lucia, proclamata santa e patrona di Siracusa, furono traslate nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia a Venezia. I festeggiamenti si concluderanno con la distribuzione ai fedeli dei “pani di Santa Lucia”.