Mario Maiolo, in ricordo di Tonino Acri nel quarto anniversario della sua scomparsa
"Oggi, 9 dicembre 2013, l’attenzione di tutti i media nazionali e locali è incentrata sull'affermazione di un nuovo corso del Partito democratico, riportandone la portata storica per l’enorme partecipazione popolare quale segno tangibile di una rinnovata fiducia nella più grande forza democratica e riformista che il nostro Paese esprime.
Per i democratici calabresi vi è una ragione in più per riflettere sull'importanza di un impegno serio di riformismo e passione politica. Sono questi i valori, infatti, che hanno animato la vita politica di Tonino Acri, di cui oggi ricorre il quarto anniversario della scomparsa. - Lo ricorda in una nota il Consigliere regionale calabrese Mario Maiolo (Pd) - L’anniversario della sua perdita cade in un giorno in cui il suo, e nostro, partito, il PD, fa un passo avanti nella direzione del riformismo e dell’innovazione che lui ha sempre perseguito, contrapponendosi alle forze della conservazione anche e, soprattutto, nel suo partito di provenienza.
Il passo avanti che oggi compie il PD è lungo un percorso nel quale Tonino Acri ha dato il suo contributo decisivo di avanzamento, sin dalla sua fondazione, quando scelse di sostenere Enrico Letta, immaginando che fosse necessaria una nuova generazione, nuove competenze e capacità per fare quello che lui ripeteva in modo convinto dover diventare un "Partito Nuovo" e non "nuovo Partito".
È per questo che il mio ricordo, proprio oggi, non può che andare al suo lavoro serio e lungimirante, alla sua serietà, alla sua umanità, lealtà e senso di responsabilità e rispetto delle Istituzioni, con l’augurio che questi stessi valori possano permeare la vita politica della nostra regione.
È ancora vivo il ricordo delle molteplici occasioni in cui la sua capacità d’iniziativa politica, di competenza amministrativa, d’innovazione e trasformazione dell'esistente è riuscita ad affermarsi al fine esclusivo del bene comune.
È ancora vivo, ed è diventato fonte d’ispirazione per me, e per molti altri, il suo comportamento sempre coerente alla sua storia e formazione culturale e politica, ma assolutamente aperto e dialogante con esperienze diverse. Egli ha dato molto alla Calabria e al nostro partito, senza risparmiarsi e preoccuparsi delle sue fortune personali.
Oggi si rinnova, non solo in chi gli è stato amico leale, il ricordo di un’esperienza umana, che nonostante il distacco fisico, ha segnato e continua a segnare la "speranza militante" in un futuro migliore."