Caligiuri (Idv): task force per salvare lo storico Palazzo Martire di Pedace

Cosenza Attualità

“La più grande ricchezza di una comunità è data dalla sua storia, dalla sua memoria. Per questo motivo Palazzo Martire di Pedace, che racconta un pezzo di storia della presila e della comunità pedacese, non può essere lasciato abbandonato a se stesso e ridursi ad un cumulo di pietre sotto gli occhi indifferenti di cittadini ed istituzioni”.

È quanto afferma, in una nota, l’assessore alle attività economiche e produttive della Provincia di Cosenza, Mario Caligiuri.

“Dopo le notizie e le foto allarmanti pubblicate dai quotidiani locali -prosegue Caligiuri- non possiamo più far finta di nulla, continuando a stare con le mani in mano. Sono certo che il sindaco di Pedace, Nuccio Martire, convocherà entro brevissimo tempo una riunione per vedere cosa ognuno di noi (Provincia, Comune, Regione, Sovrintendenza, banche, imprese e semplici cittadini) può e deve fare.

Per quanto mi riguarda, ma credo di poter parlare anche a nome dei colleghi assessori provinciali Pietro Lecce e Giuseppe Giudiceandrea, anch’essi espressione e figli di questo territorio, sono a completa disposizione per intraprendere qualsiasi iniziativa che vada nella direzione di un serio e definitivo recupero di questa importante struttura risalente al 1400, citata in una miriade di pubblicazioni storiche e classificata nel 1988 come fabbricato di interesse storico, con rituale decreto del Ministero dei Beni Culturali che, su di esso, ha apposto il vincolo di legge”.

“So bene -conclude Caligiuri- che il momento di grave crisi economica che vivono il Paese e la Calabria non consente agli enti locali di investire fondi propri di bilancio che ormai sono praticamente ridotti a meno di zero, ma ciò non vuol dire che non si possano mettere insieme idee, strumenti ed iniziative per intervenire e recuperare un manufatto a cui è legato un pezzo della nostra storia.

Sono convinto, infatti, che solo dalla salvaguardia e dall’amore per il nostro patrimonio storico e culturale può rinascere nella nostra regione una nuova stagione di sviluppo e di crescita”.