Comune Lamezia: Ruberto, su patto sviluppo serve esame coscienza

Catanzaro Attualità

"Quando non si vuole vedere la realta' in modo oggettivo, è facile rilasciare dichiarazioni slegate dalla realtà delle cose, come ha fatto il coordinatore regionale del Partito democratico parlando del Patto per lo Sviluppo". E' quanto dichiara Pasqualino Ruberto, leader di Labor Lamezia ed esponente del Nuovo Centro Destra. "Chi veramente - stigmatizza Ruberto - dovrebbe rendere conto alla città sono gli amministratori lametini, con in testa il sindaco Speranza e le sue Giunte che hanno disatteso la parte più importante del progetto relativo agli investimenti privati.

Ovvero, dimostrando assoluta incapacità amministrativa e strategica, compromettendo di fatto la riuscita dell'intero progetto, anche in virtù delle premesse contenute nell'accordo, laddove si puntava molto sul Piano strategico della città di Lamezia e sui progetti di finanza. All'amico Giovanni Puccio, dotato di acume politico, consigliamo di non impelagarsi in questioni così importanti perchè i suoi amici del centrosinistra lametino potrebbero fargli fare brutte figure. A Puccio, invece, diciamo che tutte le premesse contenute nel Patto di Sviluppo e di competenza esclusiva del Comune di Lamezia, parte integrante e fondamentale per la buona riuscita, sono negli anni venuti meno.

A cominciare dalla mancata attuazione di quanto doveva essere contenuto nel Piano strategico con la mancata definizione della Matrice Integrata di Sviluppo dell'Area urbana di Lamezia Terme". Caro Puccio - prosegue Ruberto - un serio esame di coscienza dovrebbero farlo gli amministratori del Comune di Lamezia che, degli impegni sottoscritti quel 14 novembre 2009, non ne hanno mantenuto nemmeno uno.

Non sono stati attivate le progettazioni preliminari di propria competenza entro i 60 giorni dalla stipula del protocollo; non sono stati promossi i processi di cooperazione, integrazione e gestione associata dei servizi, tra la città di Lamezia e i Comuni limitrofi, e con la città di Catanzaro e i restanti Comuni dell'Istmo, così da far venire meno gli obiettivi strategici ai sensi della normativa nazionale e regionale sulle forme associative e le gestioni associate; è stato disatteso completamente il punto fondamentale del protocollo e di competenza sempre del Comune di Lamezia, laddove si fa accenno a "contribuire finanziariamente all'eventuale costituzione di partenariati pubblici-privati anche per la realizzazione degli interventi previsti nel Progetto di finanza".

Disatteso, nella redazione del Piano strutturale - continua - , ogni contenuto scaturito da quel protocollo del 2009. Gli investimenti maggiori, dunque, quelli inerenti l'impegno del Comune a incentivare risorse attraverso Progetti di Finanza, dovevano attivarsi tramite l'impegno concreto dell'Amministrazione comunale guidata da Speranza. E qua basta citare il fallimento del Comune per cio' che riguarda il progetto del Porto turistico (il Comune non ha fatto nulla per incentivare investimenti pari a 82mln di euro); del Centro polifunzionale destinazione direzionale con annesso nuovo teatro (mancati investimenti per ad altri 82mln) ; il progetto di finanza per il Polo fieristico regionale (mancati investimenti per 10mln), l'Area Polifunzionale Integrata o Piano Api. Qui il Comune doveva investire 10mln e non l'ho fatto oltre a non adoperarsi per investimenti privati pari a 292mln; il Pisu, area urbana di Lamezia Terme (mancanti investimenti per 25mln); Azioni di sistema (mancati investimenti per 3mln); il Parco termale e la filiera del termalismo (mancati investimenti pubblici e privati per un totale di 20mln).

Mentre per quanto riguarda gli impegni della Regione vanno doverosamente ricordati quelli assunti per cio' che concerne i finanziamenti erogati a favore dell'area archeologica (9mln) e delle acquisizioni al patrimonio comunale. Così come la Regione Calabria, sotto la guida del governatore Scopelliti, ha mantenuto fede agli impegni fondamentali quali l'allungamento della pista dell'aeroporto di Lamezia e il progetto per la realizzazione della nuova aerostazione. Si evince dunque che degli investimenti complessivi previsti 942 milioni (450 pubblici e 500 privati), chi è venuto meno è stato il Comune di Lamezia. Insomma - conclude Ruberto - le mancanze maggiori sono da attribuire all'Amministrazione di centrosinistra perche' quelle chimere annunciate durante la campagna elettorale del 2010 sono rimaste tali. Anzi, la città ha arretrato ancora di più e oggi come si evince i lametini pagano le conseguenze". (AGI)