Montalto Uffugo, i cittadini chiedono la verità sull’ispezione del ministero
"Come gruppo di cittadini attivi sul territorio montaltese prendiamo atto di quanto emerge dalla verifica amminisstrativo-contabile fatta dal Ministero dell'Economia e Finanza al comune di Montalto Uffugo e comunicata alla Corte dei Conti in data 13 giungo 2013 e rendiamo partecipi i cittadini di quello che è il responso ispettivo". E' quanto si legge in una nota.
"Mancato adeguamento - continua la nota - del regolamento sull'ordinamento degli uffici e servizi dell'Ente ai principi ed agli obiettivi dalle disposizioni di riforma del lavoro pubblico (pag 6); Inosservanza negli anni dal 2006 al 2010 dei limiti massimi previsti per la spesa personale (pagg. 16-21); irregolare procedura di stabilizzazione del personale precario per effetto del mancato rispetto del principi dell'adeguato accesso dall'esterno per almeno il 50% dei posti da coprire in pianta organica (pagg.26-27); irregolarità nelle procedure di realizzazione delle progressioni verticali per mancanza di una preventiva regolamentazione delle modalità di svolgimento e mancato rispetto del principio dell'adeguato accesso dell'esterno; mancata pubblicazione degli elenchi dei collaboratori in banche dati dell'amministrazione accessibili per via telematica e mancata ottemperanza agli obblighi di pubblicità in materia di anagrafe delle prestazioni della funzione pubblica (pagg 39-44).
Ed ancora: "Irregolarità del fondo per il salario accessorio personale non dirigente connessoa: mancata attivazione della contrattazione collettiva integrativa anni 2002-2005 e 2008-2009 (pag. 50); mancata sottoscrizione del verbale della delegazione trattante relativo alla determinazione del fondo 2010 (pag 51); mancato rispetto delle pèrocedure formali per la stipula dei contratti iontegrativi decentrati (pag 52); mancata vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all'effettuazione delle spese, all'attività contrattuale e riscontro della legittimità e della regolarità delle predette clausole da parte del collegio dei revisori dei conti (pag. 52-53); inosservanza dell'obbligo di definire fondo accessorio per l'anno 2004 nella parte stabile (pag. 53); mancata giustificazione delle risorse variabili del fondo destinato alla produttività e della certificazione ed attestazione rilasciata dal nucleo di valutazione (pag.55); mancata imputazione al fondo delle risorse art. 15, comma 1 , lett k del CCNL dell'1/4/1999(pag 59); attribuzione di incentivi legati alla produttività in assenza di procedure valutative e selettive ed in mancanza dell'attestazione degli obiettivi raggiunti da parte del nucleo di valutazione (pag.61-62); mancanza di selettività nelle procedure di progressione orizzontale concesse indistintamente a tutto il personale (pag 63); illegittima attribuzione di indennità al personale collocato al vertice della categoria di appartenenza (pagg 64-65); mancata istituzione dell'area delle posizioni organizzative ed omessa regolamentazione dei criteri per il conferimento graduazione e valutazione delle posizioni organizzative e della connessa disciplina per l'attribuzione della retribuzione di risultato (pag.66-69); violazione del principio di onnicomprensività del trattamento economico già percepito per indebita corresponsione al personale di emolumenti connessi alla monetizzazione delle ferie (pagg 73-77); irregolòarità nell'utilizzo del fondo di produttività per: liquidazione totale degli emolumenti in misura maggiore rispetto all'ammontare del fondo rideterminato per glòi anni dal 2004-2012 (pagg 53 e segu); divieto di cumulo del compenso per reperibilità e straordinario (pag. 78); mancata previsione nel contratto decentrato dell'ente del compenso per disagio (pag. 78); erronea applicazione della disciplina per l'affidamento di incarichi dirigenziali a tempo determinato in assenso di procedure selettive (pagg.82-85); superamento del limite quantitativo fissato dalle norme di riferimento; illegittimo conferimento di incarichi dirigenziali a contratto ad ex funzionarii di Categoria D , cessati volontariamente dal servizio (pagg. 86 e segg)".