Rifiuti a Bucita. Il Comune di Rossano dice no, il sindaco: già pagato il costo dell’emergenza
Sul nuovo bando rifiuti regionale, “c’è la necessità improrogabile di rettificare e cancellare dal capitolato, allegato alla gara, la clausola Bucita. Massima sinergia per evitare, a tutti i costi, un altro grave sopruso che rischierebbe di mettere definitivamente in ginocchio lo sviluppo di questo territorio. Nelle prossime ore, sarà convocato un Consiglio comunale (a Rossano, ndr) ad hoc per discutere della vicenda e per deliberare un documento, elaborato con unità d’intenti, che faccia capire alla Regione Calabria i gravi danni che potrebbero riversarsi sull’economia, l’ambiente e la popolazione dell’Area urbana e della Sibaritide, nel caso in cui Rossano dovesse ricevere, quotidianamente, tutti i rifiuti dell’intera provincia di Cosenza...”
Questo quanto emerso, per voce dell’Amministrazione comunale di Rossano, nel corso della Conferenza dei capigruppo consiliari riunitasi ieri, venerdì 24 gennaio, nella sala Giunta del Palazzo di Città. L’incontro, al quale hanno partecipato i consiglieri Adele Olivo, Piero Lucisano, Giandomenico Federico, Ermanno Marino (in rappresentanza dei gruppi di opposizione), Ernesto Rapani e l’assessore agli Affari generali Rodolfo Alfieri; è stato presieduto dal Sindaco Giuseppe Antoniotti e dal Presidente dell’Assise civica, Vincenzo Scarcello.
“Scaveremo le trincee – afferma Antoniotti – nell’eventualità in cui il bando di gara regionale per lo smaltimento dei rifiuti dovesse andare in porto, così per come è stato concepito. La sola possibilità che l’impianto di Bucita, già rallentato da problemi strutturali da tempo segnalati e mai risolti, possa essere messo a disposizione della società che si aggiudicherà l’appalto, per diventare di fatto una stazione di imballaggio di rifiuti, è una mortificazione non solo per la Città di Rossano ma anche per l’Area urbana e l’intero territorio. Non consentiremo, in modo più assoluto, che quest’area della Calabria diventi una pattumiera. Così come previsto per l’individuazione di altri siti rimasti inutilizzati per lungo tempo e che in questi anni non hanno subito il grosso peso dell’emergenza, la Regione si adoperi a trovare altre soluzioni. Bucita ha già pagato, caramente e per oltre dieci anni, il pesante costo del commissariamento del settore rifiuti. Ora basta! In questa ennesima battaglia di civiltà ci faremo trovare pronti e soprattutto uniti. Ho accolto con piacere – ribadisce il Sindaco – il pieno spirito collaborativo dimostrato stamani, in seno alla conferenza dei capigruppo, di tutti i rappresentanti consiliari, di maggioranza e opposizione, unanimemente concordi nel trovare una soluzione risolutiva alla vicenda. Al momento, attraverso gli uffici comunali, stiamo valutando la possibilità di impugnare il bando di gara e nelle prossime ore decideremo sul da farsi”.
Al termine della Conferenza dei capigruppo è stato lanciato un appello a tutti consiglieri ed amministratori regionali del territorio, affinché si facciano portavoce di questa problematica e costringano gli uffici regionali a rivedere il bando, eliminando ogni possibilità di coinvolgimento, nel capitolato, dell’impianto di Bucita.
Il Presidente Vincenzo Scarcello, inoltre, ha comunicato che sarà indetto, per mercoledì 29 Gennaio, alle 17, nella sala consiliare del Centro storico, un Consiglio comunale ad hoc, straordinario ed urgente, dal quale possa scaturire un documento unitario da presentare alla Regione.