L’Usb regionale scuola sull’abolizione dei corsi serali al liceo Da Vinci
Si è svolta presso la Federazione Regionale USB, una assemblea degli studenti-lavoratori iscritti ai Corsi serali dell’IPSIA che dal 7 gennaio scorso presidiano il cortile dell’Istituto, in attesa di conoscere la loro sorte dopo la chiusura forzata delle lezioni disposte dall’Istituto di Istruzione Superiore “L. Da Vinci”.
Nel corso dell’assemblea è stata innanzi tutto ribadita la necessità di giungere al più presto alla soluzione della vertenza in modo da garantire agli alunni in regola con la frequenza il ripristino delle lezioni. Solo così gli alunni potranno completare il percorso di studi intrapreso.
Non è ammissibile né accettabile, infatti, che con un atto risolutorio si possa escludere indiscriminatamente tutti gli iscritti dall’accesso ad un diritto costituzionalmente garantito e tutelato quale quello allo studio, privando così una intera categoria di “soggetti deboli” della possibilità di migliorare il proprio livello di qualificazione professionale, in un’area territoriale come quella del comprensorio lametino che può vantare tanti record negativi.
La scuola pubblica vive dappertutto in una situazione di costante emergenza che non fa altro che ledere la dignità dei lavoratori ed i diritti degli studenti e delle famiglie, ma tutto ciò appare davvero un paradosso incredibile.
I rappresentanti di USB hanno realizzato una informativa sugli ulteriori contatti avuti con la Direzione dell’Istituto, che a quanto pare sta approntando una soluzione tampone per gli allievi delle quarte classi soppresse, mentre ancora non è ancora chiara la tutela del principio di affidamento e continuità per gli studenti delle prime tre classi dei diversi indirizzi soppressi, i quali hanno comunque diritto a concludere il ciclo di studi intrapreso, in molti casi già dallo scorso anno scolastico.
In attesa di procedere all’accesso a tutti gli atti che hanno determinato la chiusura delle classi e verificare quindi nel dettaglio la regolarità della procedura, l’assemblea ha stabilito di proseguire il presidio davanti all’Istituto e di ragionare nell’immediato sull’individuazione di tutte le soluzioni possibili per ripristinare la continuità didattica, specie per gli allievi delle prime classi.
Per garantire il diritto allo studio degli studenti, sancito costituzionalmente, USB Scuola Calabria ribadisce la necessità di garantire la continuità e la conclusione del ciclo di studi intrapreso dagli studenti, anche attraverso una eventuale rimodulazione degli indirizzi, e ritiene che l’Istituto scolastico debba dotarsi al più presto di idonee strategie organizzative e didattiche finalizzate a garantire una corretta gestione della situazione emergenziale che si è venuta a creare, certamente non a causa delle assenze di qualche allievo.