Sanità, Grillo replica a Bulzomì: “Toni e metodi inaccettabili”
«Le rappresentanze sindacali dispongono di ogni strumento loro necessario per rivendicare diritti o tutele eventualmente non rispettati. Ma il malcontento vissuto da qualcuno per non aver ottenuto la “promozione” tanto desiderata non giustifica in alcun modo attacchi personali e denigratori nei confronti di chi sin qui ha egregiamente gestito la struttura sanitaria vibonese». Scende in campo il consigliere regionale Ncd Alfonso Grillo per difendere la professionalità del commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia, Maria Pompea Bernardi, dopo le pesanti accuse mosse dal “forzista” Salvatore Bulzomì in merito al conferimento delle nuove posizioni organizzative sanitarie.
«I toni e i metodi usati dal consigliere di Forza Italia mi lasciano davvero di sasso», la reazione a caldo. «La Bernardi non è certo una professionista alle prime armi. Conosce bene le normative cui far riferimento e le competenze cui è a capo. Non avrebbe mai agito in senso contrario alla deontologia e alla legge. Ha conferito gli incarichi visionando più e più volte i curricula dei “papabili” e ha affidato gli stessi seguendo i criteri e le pesature che le sole rappresentanze sindacali le hanno indicato, per sua volontà, in sede di contrattazione. Ritengo, pertanto, gravissima, oltre che infondata, l’accusa di cui Bulzomì si è reso protagonista».
E questo anche alla luce dell’operato complessivo svolto dal commissario straordinario al fine di addivenire ad una “guarigione” della sanità locale. «Se il consigliere - ha proseguito Grillo - trova opportuno esprimere la propria contrarietà rispetto al lavoro svolto dalla Bernardi, allora anche io posso lasciarmi andare a giudizi di valore del tutto personali. Da commissario dell’Asp, e questo è nell’oggettività, la professionista ha lavorato bene sui livelli assistenziali minimi, ha riconvertito la struttura di Soriano in una rsa d’eccellenza, e ha ridotto notevolmente il numero, e i costi, delle posizioni organizzative dell’Azienda vibonese, da 60 passate a 42. Tanto ha fatto e tanto ha dato alla sanità provinciale. Ma, si sa, talvolta chi è chiamato ad alte responsabilità attira, per il suo solo ruolo, molte antipatie».
Le valutazioni, invece, secondo il consigliere Ncd, dovrebbero avvalersi di criteri differenti. E se delle anomalie vengono riscontrate, diventa importante anche la scelta delle parole usate per segnalarle. «Le dichiarazioni di Bulzomì - ha detto in merito Grillo - potrebbero in una certa misura esser tollerate se dette da un consigliere di opposizione. L’amico “forzista” sembra dimenticare che la Bernardi è stata nominata per volontà di questa amministrazione regionale di cui egli fa parte, in qualità di consigliere di maggioranza.
E proprio nel rispetto del ruolo da lui rivestito, e del gruppo di maggioranza, avrebbe dovuto esporre le proprie lamentele seduto ad un tavolo con chi di dovere e non metterle in piazza senza aver mai nemmeno accennato il proprio pensiero. Per ora, quindi, gli rendo il mio punto di vista con lo stesso mezzo da lui scelto. Ma - ha concluso - lo invito, anche per il futuro, ad affrontare in modo più diretto le questioni che ritiene importanti, sempre nel rispetto però delle persone».