Asp Vibo. Posizioni organizzative, Bulzomì: illegittimi i provvedimenti del commissario
!Le posizioni organizzative del comparto sanità di Vibo Valentia sono al centro di un'interrogazione scritta protocollata dal consigliere regionale di Forza Italia, Salvatore Bulzomì, e indirizzata al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e verrà presentata al presidente del consiglio Francesco Talarico nel corso dell'assise in programma per il 31 gennaio prossimo".
Il consigliere Bulzomì articola le sue forti perplessità in merito ai provvedimenti adottati dal commissario straordinario dell'Asp di Vibo, Maria Pompea Bernardi, in un dettagliato resoconto inserito nelle premesse dell'interrogazione.
A cominciare dalla delibera commissariale 1686/C del 28.11.2013, con cui “è stato indetto un avviso interno per la presentazione delle domande relative al conferimento al personale dipendente del comparto – ruoli sanitario, amministrativo e tecnico – degli incarichi di posizione organizzativa”. La predetta delibera prevedeva che l'assegnazione dei suddetti incarichi sarebbe avvenuta sulla base della valutazione dei curricula e dei titoli posseduti dai candidati ritenuti idonei con scelta motivata da parte del commissario.
Con delibera 1833/C del 23.12.2013 sono state conferite dette posizioni organizzative senza che nella stessa venisse data contezza dei criteri seguiti per l'attribuzione degli incarichi. La stessa, in particolare, era totalmente carente di ogni forma di valutazione comparativa dei titoli dei candidati né, tanto meno, rinviava ad un processo verbale di tale natura.
Con nota Asp, protocollo 1659 del 14.01.2014, il commissario straordinario replicava alle giustissime contestazioni dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed Rsu, e più in particolare, alla loro legittima richiesta di conoscere le motivazioni che sovraintendevano all'assegnazione delle posizioni, asserendo che “i contenuti dei curricula pubblicati sono da considerarsi motivazioni aggiuntive rispetto a quella generale già adottata nella delibera 1833/C del 20.12.2012 ovvero: “Dato atto che per il conferimento degli incarichi di posizione organizzativa si è tenuto conto degli indicatori di cui all'art. 7 del nuovo regolamento per la disciplina dell'istituto delle posizioni organizzative del personale dipendente del comparto prendendo in considerazione i dipendenti idonei””.
“Integrava così – sostiene il consigliere Bulzomì – con motivazione postuma apparente un atto del tutto arbitrario, illegittimo dal punto di vista amministrativo e verosimilmente illecito dal punto di vista penale rinvenendosi nello stesso gli estremi del reato di abuso d'ufficio”.
Dunque, partendo da queste premesse, non ci si può esimere da alcune considerazioni: “Tale abritraria, illegittima condotta nuoce gravemente all'immagine della sanità pubblica, e quindi della Regione Calabria; senza tenere conto – aggiunge l'esponente di Forza Italia – della mortificazione subita da quei pubblici dipendenti che confidavano nella trasparenza e nell'imparzialità di una scelta da effettuarsi sulla base della tanto decantata meritocrazia.
Inoltre, bisogna tenere presente un altro aspetto: quella delibera è potenzialmente idonea ad arrecare un grave pregiudizio economico all'Asp di Vibo Valentia, quindi alla Regione Calabria, poiché la espone ad innumerevoli azioni giudiziarie di varia natura. Senza contare che, nella fattispecie, è di tutta evidenza come la discrezionalità amministrativa sia sfociata nel mero arbitrio, quindi nell'illegittimità”.
Dopo avere esposto dettagliatamente tutta la situazione, dunque, il consigliere regionale vibonese chiede al presidente della giunta regionale “quali iniziative si intendono assumere rispetto alla situazione denunciata; e se non ritenga di sollecitare un annullamento in autotutela della delibera in oggetto indicata”.