Depuratore di San Sago, a due mesi dal sequestro Ecologica 2008 annuncia il ricorso al Tar
Approderà sicuramente in tribunale, ed anche in Regione, la vicenda degli impianti di depurazione privati di località San Sago a Tortora, nel cosentino: i legali della società Ecologica 2008 hanno annunciato infatti di voler ricorrere al Tar della Calabria dopo la sospensione temporanea dell’Autorizzazione integrata ambientale da parte del dipartimento regionale all’Ambiente.
“Atto abnorme, con il quale sono stati lesi gli interessi legittimi della proprietà, sui quali già grava il sequestro preventivo disposto dal Gip di Paola”. Così definisce la sospensione l’avvocato della società Giuseppe Belvedere che insieme ai colleghi si è già messo all'opera per predisporre il ricorso al giudice amministrativo ma anche per redigere un’istanza di dissequestro dell'impianto da presentare all'autorità giudiziaria.
Belvedere sottolinea inoltre che le istanze partono anche dalle valutazione acquisite da una consulenza tecnica che è stata commissionata ad un perito di parte incaricato di verificare efficienza e capacità del depuratore e qualsiasi altro rilievo mosso dalla Procura.
Il sito di trattamento di rifiuti pericolosi e non dislocato nella Valle del Noce, intanto, a distanza di due mesi dal sequestro resta ancora fermo. Mentre il Comune di Tortora fa sapere di aver reiterato la richiesta di revoca permanente dell’autorizzazione regionale, entro la prima settimana di febbraio si dovrebbe svolgere un confronto al dipartimento Ambiente della Regione. Il sindaco Pasquale Lamboglia ha chiesto anche un intervento di mediazione al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao.