Emergenza rifiuti, Confindustria ripropone di affidare un ruolo alle imprese
“Il grido d’allarme sull’emergenza rifiuti in Calabria l’avevamo già lanciato lo scorso anno, ma il nostro appello è rimasto inascoltato. - Così il leader degli industriali calabresi, Giuseppe Speziali, sulla nuova difficile situazione che si sta venendo a creare per lo smaltimento dei rifiuti in Calabria - Era l’ Aprile 2013, quando alla presenza dell’allora Ministro all’Ambiente, Corrado Clini, avevamo non soltanto denunciato una situazione di totale disastro ma anche e responsabilmente avanzato una serie di proposte operative per uscire gradualmente dall’emergenza. Proposte che avevano trovato forte e positivo riscontro.
A distanza di nove mesi sembra però che poco sia cambiato in termini di qualità ed efficienza del servizio: i nostri rifiuti continuano ad essere conferiti fuori regione come “tal quale” e con costi esorbitanti per il loro trasporto e smaltimento.
Ma perché, come allora da noi proposto, non si è voluto affidare un ruolo proattivo anche alle imprese private del settore e della cui disponibilità Confindustria si era fatta tramite ?
Un loro diretto coinvolgimento nelle attività avrebbe portato non soltanto a sostenere costi enormemente inferiori rispetto a quelli oggi sostenuti dalla Pubblica Amministrazione, ma avrebbe potuto, a regime, assicurare tra il 45% ed il 50% dello smaltimento dei rifiuti nell’intera regione.
Il coinvolgimento dei privati si sarebbe dovuto accompagnare con una nuova politica di sviluppo della raccolta differenziata più vicina e prossima ai cittadini ed agli Enti Locali.
Oggi, invece, siamo di fronte al paradosso che i calabresi sono costretti a pagare il doppio ma per un servizio che, in realtà, non hanno o non hanno come dovrebbero!
Ed allora, ha concluso Speziali, è necessario rimettere profondamente mano alla materia, anche attraverso una rivisitazione normativa e regolamentare, per consentire di poter pianificare una serie di interventi efficaci e duraturi che consentano alla Calabria ed ai calabresi di non dover più trattare l’argomento “rifiuti” solo e soltanto come emergenza.”