Catanzaro, al Centro Polivalente una giornata di Parole e Musica per dire “No” alle Mafie
Accolta con grande partecipazione e spirito di solidarietà la giornata all’insegna della cultura e della musica, dal titolo “Parole e Musica contro le Mafie”, promossa dall’ associazione “Libera; Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", che si è svolta ieri pomeriggio al Centro Polivalente per i giovani/Caffè delle Arti.
Un connubio straordinario tra il polo della cultura e delle arti del Comune di Catanzaro e l’organizzazione sociale creata da Don Luigi Ciotti, da sempre in prima linea nel sensibilizzare e sollecitare la società civile nella lotta alle varie forme di criminalità organizzata, in particolar modo il racket delle estorsioni.
Un momento di raccoglimento e di riflessione tra diverse anime della società civile, capaci di intavolare un importante dibattito, con spunti di interessante confronto fra la cultura e l’informazione. Ad parire il dibattito è stata la testimonianza dell’imprenditore Rocco Mangiardi, che ha avuto il coraggio di dire “No” al pizzo, sollecitando tutti a non piegare la testa e ad aver fiducia nella giustizia; quel filo di coraggio che si è impossessato di lui, il giorno in cui ha indicato alla polizia i suoi estorsori.
Toccanti e coraggiose l testimonianze dei familiari di Francesco Tremonte e Pasquale Cristiano, i due netturbini uccisi all'alba del 24 maggio 1991, mentre svolgevano il loro lavoro nel quartiere Meraglia. Il dolore che ancora accompagna queste famiglie non sottomette la sete di verità e giustizia, facendo in modo che non sia stato vano il sacrificio di chi ha pagato con la vita il proprio diritto ad una vita normale e rompere il muro di silenzio che ancora oggi divide i diversi volti di una società.
Infine la solidarietà e l’impegno che si trasforma in musica suggellata dalla voce delicata e avvolgente della cantastorie catanzarese Francesca Prestia, da sempre attiva, a ritmo di voce e chitarra battente, a promuovere le tradizioni, la storia e la cultura della terra di Calabria, ma anche la fierezza e il coraggio di molte donne e uomini calabresi che, per amore della propria terra, lottano per la giustizia e la libertà. Un omaggio musicale che la stesa Prestia ha voluto regalare alle donne vittime della violenza mafiosa, la cui unica colpa è stata quella di crescere in un ambiente criminale, capace di imporre con ogni mezzo necessario l’indissolubile legame di sangue al quale è vietato sottrarsi.
Una giornata per educare alla legalità democratica, all'impegno contro la corruzione ed essere i futuri portavoce di una terra Libera.