Pesca, Scarcello: bando rifiuti annienta settore

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Vincenzo Scarcello

Il nuovo Bando regionale per lo smaltimento extrafrontaliero e via mare dei rifiuti calabresi pone una pesante ipoteca sulle enormi potenzialità di sviluppo del comparto ittico ionico cosentino e, in particolare, della marineria di Corigliano, la più grande del Mediterraneo. Chi ha redatto e avallato politicamente il capitolato, inserendo la “clausola Bucita” e con essa la possibilità di utilizzare il porto di Schiavonea come punto di attracco delle navi-monnezza, si assume la responsabilità morale di vedere, da qui a qualche mese, il settore pesca messo in ginocchio.

Da qui il mio appello, condiviso all’unanimità dagli operatori del settore, all’assessore regionale Michele Trematerra, affinché si faccia portavoce presso il presidente Scopelliti e si attuino, nell’immediato e comunque prima dell’aggiudicazione della gara d’appalto, tutte le opportune modifiche correttive del Bando.

- Sono, queste, le parole del direttore del Gruppo di Azione costiera “I Borghi marinari della Sibaritide”, Vincenzo Scarcello, preoccupato per le gravi e irrimediabili ripercussioni che potrebbe sortire l’avvio del nuovo servizio di stoccaggio dei rifiuti regionale. -

Da rappresentante di un Ente che, quotidianamente, è impegnato a cercare nuove opportunità di crescita e sviluppo per uno dei settori di produttività del nostro territorio, – dichiara Scarcello – sono seriamente inquietato dall’immagine di vedere trasformato il nostro mare in un’autostrada dei rifiuti. Penso alle centinaia di famiglie che, ogni giorno e con non poche difficoltà, vivono grazie agli introiti provenienti dalle attività della pesca e che con certa probabilità, a partire dalle prossime settimane, si vedranno ancora più deprezzato il loro prodotto.

C’è da chiedersi, infatti, che valore di mercato avrà il pescato della nostra area ionica, quando nel luogo di sbarco, di fianco ai pescherecci ci saranno le grandi navi-container cariche di tonnellate di spazzatura pronte ad essere trasferite in Olanda. Ecco perché con l’attuazione di questo Bando vanno in fumo tutte le timide, ma pur efficaci, azioni di crescita messe in cantiere negli ultimi anni dalla Regione Calabria attraverso strumenti come i Gac.

Fallisce – sostiene ancora il Direttore del Bormas - l’intero piano di sviluppo agricolo, ittico e turistico di questo comprensorio e con esso anche programmazione avviata dalla nostra struttura che, tra mille difficoltà, è riuscita, grazie all’ottimo lavoro fatto da tutti gli attori del Gruppo, ad aprire un canale intercettore di finanziamenti comunitari. Da qui – conclude Scarcello - il mio accorato appello all’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca e amico Michele Trematerra affinché si faccia portavoce del grido di dolore che da più parti si sta sollevando in questo territorio contro lo scellerato piano di demolizione ambientale.

La spazzatura in mare è un’abiura per il settore pesca, ma è ancora più dannoso il programma di smaltimento rifiuti messo in cantiere dalla Regione che non risolve in alcun modo il problema, anzi lo aggrava nei prossimi anni, e che candida questo territorio a diventare una pattumiera a cielo aperto con i sacchetti del “tal quale” che diventeranno gli unici, ingraditi, ospiti di questo comprensorio votato da sempre all’agricoltura, alla pesca e al turismo. Si ritiri immediatamente questo scellerato Bando.”