Melito di Porto Salvo: abbandono di rifiuti e inquinamento ambientale, 7 denunce
Dalle prime ore di questa mattina, è in corso un operazione del Corpo Forestale dello Stato, nella quale è stato effettuato il sequestro preventivo di sei autoveicoli, tra autocarri ed automobili, utilizzati da diversi soggetti che, nel tempo, avevano abbandonato in maniera indiscriminata rifiuti all’interno dell’alveo del Torrente Tabacco, in agro de territorio di Melito di Porto Salvo, provocando un evidente stato di inquinamento ambientale. L’operazione, alla quale hanno partecipato venti unità afferenti al NIPAF ed a diversi Reparti territoriali operanti in provincia, è scattata in seguito ad un Decreto emesso dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria.
Nello specifico, nel corso dell’indagine, erano state opportunamente posizionate delle telecamere che hanno puntualmente registrato documentato l’abbandono incontrollato di rifiuti, anche pericolosi, sul greto del Torrente Tabacco da parte dei titolari di Ditte e di privati cittadini, come calcinacci e componenti elettroniche quali vecchi monitor per computer a tubo catodico. Tale controllo remoto ha portato all’individuazione di sette soggetti ritenuti responsabili di reiterate condotte illecite che dovranno rispondere di abbandono incontrollato di rifiuti e di attività di gestione illecita di rifiuti, nonché di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi. Per il primo dei reati ipotizzati, gli indagati rischiano fino a due anni di reclusione ed ammenda fino a 26.000euro, mentre per il secondo rischiano la reclusione fino a tre anni. Gli autoveicoli, inoltre, in caso di condanna saranno soggetti a confisca definitiva. I soggetti indagati risultano essere D.S. di anni 36, C.D. di anni 37, T.D. di anni 56, T.B. di anni 52, N.L. di anni 46, A.R. di anni 56 e R.G. di anni 40.
L’odierna operazione s’inquadra in una più complessiva attività di contrasto allo smaltimento illecito di rifiuti e al loro abbandono incontrollato sul territorio, anche con l’impiego di tecnologie avanzate, che gravissimi danni stanno determinando sia all’ambiente che alla salute umana, come i recenti fatti di cronaca hanno evidenziato sia per il territorio calabrese che per altre regioni italiane, come per la cosiddetta “Terra dei Fuochi” in Campania.
Il Comando Provinciale del Corpo Forestale di Reggio Calabria, con il pieno coinvolgimento del proprio del Nucleo Investigativo e dei Reparti Territoriali, è impegnato a prevenire e contrastare tale fenomeno, anche attraverso specifiche segnalazioni che quotidianamente pervengono alla Centrale Operativa attraverso il numero di emergenza ambientale “1515”.