Corte Conti: allarme frodi fondi Ue, più colpite Regioni Sud

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Corte dei Conti

Il fenomeno delle irregolarità e delle frodi nell'utilizzazione dei Fondi comunitari "continua a destare allarme, anche in considerazione del fatto che, tra i sistemi utilizzati, è frequente la mancata realizzazione delle attività finanziate". È quanto emerge dalla relazione annuale della Corte dei Conti su "I rapporti finanziari con l'Unione europea e l'utilizzazione dei Fondi comunitari", che è stata inviata al Parlamento.

La Corte sottolinea che, "anche nell'anno 2012, si è registrato un incremento complessivo degli importi da recuperare, in gran parte ascrivibili ai fondi strutturali. I programmi maggiormente interessati da irregolarità e da frodi sono quelli regionali, con gli importi più rilevanti riferibili a regioni del Mezzogiorno inserite nell'Obiettivo Convergenza".

Per la magistratura contabile "tale condotta, oltre a essere strumentale all'illecita distrazione dei fondi concessi, danneggia le finalità specifiche dei contributi, che attengono alla riqualificazione professionale dei lavoratori e allo sviluppo delle attività imprenditoriali, e vanifica l'obiettivo di incentivare la crescita nei settori e nelle aree interessate". (AGI)