Gerocarne: sequestrata cava e denunciato titolare ditta
Personale del Corpo Forestale dello Stato dipendente dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, a seguito di un controllo ad un impianto di calcestruzzo e ad una cava dismessa in localita' "Crista" del comune di Gerocarne, ha proceduto al sequestro di un fronte di cava di sabbia di circa 300 metri. Sigilli anche a tre manufatti edili adibiti a ricovero animali e ad un muro di sostegno alto circa 8 metri. L'operazione, coordinata dal Vice Questore Aggiunto Forestale Angelo Daraio , ha visto impegnati un elicottero, di stanza a Lamezia Terme, e uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale e del Comando Stazione di Vibo Valentia, oltre a quelli del Comando Stazione di Soriano e Vallelonga, per un totale di circa venti unita' compreso anche i tecnici del Comune di Gerocarne e della Provincia di Vibo Valentia. L'attivita', generata da una segnalazione pervenuta presso il Comando Provinciale del CFS di Vibo Valentia, ha permesso agli operatori intervenuti di scoprire la coltivazione di una cava di sabbia su un fronte lungo circa 300 m ed un'altezza media di circa 40 m. Evidenti risultavano, all'atto dell'accertamento, i prelievi di sabbia effettuati di recente sui lati dell'area interessata. La parte centrale, invece, non risultava piu' utilizzata, anche perche' costituita da materiale argilloso. Inoltre, nel perlustrare tutta la zona interessata, gli uomini della Forestale accertavano la realizzazione di tre manufatti rustici, di cui due in cemento armato ed uno in blocchi lapil cemento, con copertura in lamiera grecata, utilizzati per ricovero di animali, nonche' la costruzione di un muro di sostegno in cemento armato avente un'altezza variabile da m 1 a m 7,50 ed una lunghezza totale di m 65 circa. Quest'ultimo manufatto, inoltre, era stato realizzato entro la fascia di rispetto dal confinante fiume Mesima. Accertata l'inesistenza delle prescritte autorizzazioni da parte degli organi competenti, la Forestale ha sottoposto a sequestro il fronte di cava, nonche' messo i sigilli ai tre manufatti destinati a ricovero animali ed al muro di sostegno. Denunciato all'autorita' giudiziaria di Vibo Valentia l'amministratore unico della societa' proprietaria dell'impianto. I reati contestati riguardano la violazione sia alla normativa in materia di cave che a quella paesaggistico-ambientale.