Rifiuti: Fratelli d’Italia Rossano avanza la sua proposta
“In gioco c’è il nostro diritto alla salute, e se qualcuno intacca le norme che garantiscono tale diritto allora si, bisogna intervenire!”
Si apre così il dibattito promosso dal movimento politico Fratelli d’Italia Rossano, attraverso il laboratorio culturale “Officina Jonio Italia” ‒ che ha visto la partecipazione e l’unione di cittadini, associazioni di categoria e imprenditori turistici e non.
"Mediante le voci di Ernesto Rapani (Consigliere provinciale e comunale di FDI), Gianfranco Turino (Portavoce Regionale di FDI), Angela Chimenti (Costituente provinciale FDI Crotone) e Ubaldo Prati (Costituente Regionale FDI), è stata affrontata la problematica nata a seguito del bando regionale per l’affidamento del servizio di accettazione, imballaggio, stoccaggio temporaneo, carico, trasporto, recupero e/o smaltimento in ambito internazionale dei rifiuti, che coinvolge anche il territorio di Rossano e Corigliano per tramite della discarica sita in località Bucita e del porto di Corigliano.
Coscienti che, nella Regione Calabria vige ormai da oltre 17 anni lo stato di emergenza ambientale, dovuto soprattutto al problema dei rifiuti solidi urbani e alla loro gestione, ad oggi si è registrato un progressivo peggioramento della situazione, ed anziché avanzare proposte ed individuare soluzioni, si è addivenuti ad atti e provvedimenti tra loro contraddittori.
Come ultimo atto illogico e dannoso si è deciso di spendere 180 milioni di euro (soldi pubblici in un momento di profonda crisi economica) per trasferire i rifiuti dell’intera Calabria, in Olanda.
La consapevolezza comune condivisa da tutti che i rifiuti se li deve gestire ogni singolo territorio nell’armonia e nel rispetto delle regole comuni. A tal proposito, un’alternativa valida e sicuramente molto ma molto più economica rispetto allo scellerato bando indetto dalla Regione, potrebbe essere quella emersa da studi effettuati da chi vive il territorio e sullo stesso svolge indagini adeguate, e cioè la realizzazione di un impianto di pirolisi, come parte terminale di un processo di raccolta con il metodo della differenziata spinta, partendo intanto dalle attività commerciali di ogni genere, selezione, riuso e scarto dei rifiuti.
Tale costituzione porterebbe non solo un risparmio in termini economici. Potrebbe avere un ritorno economico attraverso la produzione di energia elettrica, contribuirebbe a dare una boccata d’ossigeno alla dilagante piaga della disoccupazione e potrebbe rimettere in moto un colosso in via di definitivo spegnimento quale la centrale ENEL, avrebbe un bassissimo impatto ambientale e, potrebbe rappresentare la vera risoluzione al problema dei rifiuti.
L’acceso e propositivo dibattito ha visto a confronto esponenti di vari schieramenti politici presenti all’officina, che tranquillamente sono riusciti ad abbattere le staccionate politiche a sostegno di un iniziativa comune."