Il Movimento per il Meridione d’Italia sposa l’idea della moneta locale

Calabria Attualità

Anche il movimento per l’italia del “Meridione , adotta l’idea della moneta locale per il nostro meridione. Gli esperimenti di ‘valuta locale’ per promuovere gli scambi sono oltre cinquemila in tutto il mondo.” È quanto si legge in una nota di Luciano Luciani delegato Cultura Movimento per l’italia del Meridione.

“E, dalla Sardegna alla Lombardia, prendono piede anche da noi. Per aggirare la stretta creditizia e far muovere l’economia a livello locale. A Milano si chiama ‘Lombard’, in Sicilia sognano di pagare con il ‘Tarì’, in Sardegna si scambiano il ‘Sardex’ e a Bologna il ‘Liberex’. Sono gli esperimenti di moneta virtuale pensati dagli enti locali per fronteggiare il baratro della stretta creditizia: niente carta moneta, ma uno strumento per lo scambio di debiti e crediti. Negli Usa una settantina di città hanno accantonato il dollaro e usano valute locali per fare affari, regolare i conti, pagare i debiti.

In Inghilterra coloratissime banconote che ricordano quelle del Monopoli distinguono le Bristol Pound, le sterline auto-coniate dalla città nel Sud Ovest dell’Inghilterra. Sistemi di scambio locale sono diffusi in Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Germania, Giappone. Il precedente più illustre è il Wir: nella vicina Svizzera circola da più di sessant’anni ed ha ormai un peso significativo nel mondo della piccola e media impresa: 1 miliardo e 400 milioni di franchi svizzeri (circa 1,1 miliardi di euro) il valore degli scambi nell’ultimo anno.

Il motivo è semplice e paradossale: l’euro non circola, non viene usato per dare ossigeno alle imprese ma è tenuto in cassaforte. Il modello da imitare è quello del Sardex: nato nel 2010 in Sardegna unisce virtuosamente più di 1500 imprese, professionisti e onlus con numeri in continua crescita: nell’ultimo anno si sono scambiate l’equivalente di 15 milioni di euro. – Prosegue la nota - La nostra idea di moneta locale è una “nuova sinapsi” tra i soggetti economici locali, una moneta di relazione che crea un senso di comunità. In Lombardia hanno,Il Lombard è pensato per l’impresa, per immettere liquidità e risolvere uno dei problemi che attanagliano l’economia. Una moneta virtuale che aiuterà l’economia reale, e che poi potrà essere convertita direttamente in euro tramite la Regione, ma che nel frattempo potrà aiutare la circolazione di capitali» è l’idea del braccio destro di Maroni Andrea Gibelli, potente segretario generale del Pirellone. Il Movimento per valorizzare le potenzialità le eccellenze di questa terra, per tentare di dare sollievo alle necessità di questo territorio, per ricostituire l’economia del meridione, ha pensato di rivedere il mezzo attraverso cui l’economia si manifesta; il denaro e il credito.

L’idea di un circuito monetario locale , da far camminare in accompagnamento alla moneta nazionale, diventa necessario per facilitare le relazioni tra gli operatori e i soggetti del nostro territorio.

L’utilizzo di una moneta locale, offre alle imprese , ai professionisti, di finanziarsi reciprocamente, e di trasformare le proprie capacità produttive inespresse, in liquidità supplementare. Dopo la prima fase di coinvolgimento delle imprese e dei professionisti, nella seconda fase, si passerà all’ingresso nel circuito monetario locale, dei lavoratori e dei collaboratori locali. Questi, insieme alle imprese operanti nel terzo settore, arricchirà sia intermini di possibilità, ma anche intermini di radicamento e di sostegno del territorio, riuscendo a generare anche coesione sociale. Nella terza fase , il circuito potrà essere esteso a tutti i cittadini del territorio. Il sistema monetario complementare, ha un principio, che il denaro non fa denaro. E’ per questo motivo che all’interno del circuito non esistono interessi. Questo sistema, che spinge a far circolare il denaro e non ad accumularlo, puo’ contribuire realmente a far crescere i consumi ( e quindi le imprese e il lavoro), perché il meccanismo agisce positivamente sulla propensione alla spesa.

La moneta complementare, sarà volano, di un modello economico locale, fondato sulla collaborazione, sulla reciprocità. Questo innovativo sistema crea una rete di imprese di lavoratori e di cittadini, capaci di sostenersi reciprocamente, di innovare e di innovarsi, di creare sinergie, coesione economica e sociale. Il Movimento per l’Italia del Meridione, è fortemente determinato a concentrasi sui problemi e sulla ricerca di soluzioni. – Conclude la nota- Perché la vera debolezza del meridione d’Italia è stata nella mente dei meridionali”.