Confconsumatori, lettera aperta ai commissari di Reggio sulla Tares

Reggio Calabria Attualità

Questo il testo della lettera aperta che il presidente della Confconsumatori, Antonio Iemma, ha inviato ai commissari di Reggio Calabria.

"Illustrissimi dottori Gaetano Chiusolo, Giuseppe Castaldo, Carmelo La Paglia, il giorno 7 gennaio 2014 avevamo trasmesso al n. 0965811657 un telefax in cui avevamo auspicato un incontro per discutere sui problemi relativi al tributo Tares, divenuti di estrema importanza per tutta la popolazione reggina.

Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte Vostra. Tale comportamento appare inspiegabile, ove si consideri che la Confconsumatori è un'associazione di consumatori, con sede nazionale in Parma, senza scopo di lucro, indipendente da partiti, sindacati, categorie economiche e pubblica amministrazione, iscritta al Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e come tale legittimata, ai sensi dell’art. 139 del D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 “Codice del Consumo”, ad agire a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e degli utenti.

Nel caso in questione, ci eravamo espressi sostenendo la piena applicazione del comma 20 dell’art. 14, D.L. 6-12-2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla L. 22-12-2011, n. 214, il quale dispone che il tributo T.A.R.E.S. “è dovuto nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento. Esaminando più a fondo la problematica, però, ci siamo resi conto dell’impossibilità di risalire a dati e parametri che dovrebbero essere alla base dei calcoli e dell’impraticabilità quindi di considerare il 20% della tariffa.

Siamo quindi costretti a chiedere pubblicamente i chiarimenti sugli aspetti poco comprensibili che abbiamo sopra specificato poiché i cittadini di Reggio hanno il diritto di sapere qual è il fondamento delle pretese tributarie che vengono loro applicate, in ossequio ai principi della trasparenza amministrativa e del codice del contribuente. Manifestiamo la nostra piena disponibilità e garantiamo il nostro impegno affinché possa essere possibile risolvere questa intricata situazione, riservando il ricorso giurisdizionale solo come estrema necessità nella difesa dei diritti e interessi dei cittadini-utenti.

Crediamo che occorrerebbe tenere presente lo stato di enorme difficoltà, o addirittura prostrazione, economica in cui versa la maggior parte delle famiglie reggine, per rendersi conto che, accanto al dovere, per tutti i cittadini, di pagare le tasse, esiste anche il loro diritto a pagarle nella giusta misura e, soprattutto, il diritto di esigere che i propri soldi siano impiegati in servizi pienamente funzionanti".