La Regione sarà a Copenaghen per le problematiche relative ai cambiamenti climatici
L'Assessore Silvio Greco, nella sua qualità anche di coordinatore degli Assessori regionali all'Ambiente d'Italia, ha incontrato i giornalisti per illustrare le problematiche che andrà a rappresentare alla Conferenza dell'Onu in corso a Copenaghen che - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - secondo lo stesso Greco "rischia di trasformarsi in un fallimento a causa degli egoismi dei singoli Paesi". L'Assessore all'Ambiente ha, poi, ribadito il ruolo della Calabria.
"La Regione Calabria - ha detto- è intenzionata, fin da subito, a condurre una battaglia per farsi riconoscere i crediti per le quote di emissione di CO2 derivanti da progetti di riduzione delle stesse. Si tratta della principale misura adottata dall'Unione Europea per adempiere agli impegni presi ratificando il protocollo di Kyoto. Per questo motivo la Regione promuoverà un ulteriore crescita delle energie rinnovabili, sia attraverso la realizzazione e la gestione efficiente di filiere industriali integrate, sia mediante l'installazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili. Tutto ciò, in applicazione della legge regionale 42/2008 e del Decreto legislativo 387/2003 ed in attuazione della direttiva europea 2001/77 CE che stabilisce l'obiettivo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari a 75 TWh entro il 2010. Per raggiungere tali obiettivi, la Calabria avvierà a breve la realizzazione di opere infrastrutturali che hanno effetti sul trasferimento del trasporto delle persone e delle merci attraverso una mobilità sostenibile e si procederà verso l'ottimizzazione dei sistemi di trasporto privato e la riduzione dei consumi energetici negli usi civili e nel terziario. La Calabria rappresenta oggi - ha aggiunto - una regione assai virtuosa di fronte ai rischi dei cambiamenti climatici. Innanzitutto per le sue caratteristiche geografiche e per la bassa densità di popolazione, ma anche per la scarsa industrializzazione e per le sue doti naturalistico-ambientali. Con uno sviluppo di circa 780 km di coste, con oltre 480.000 ettari di bosco, pari a circa 32 % della superficie totale regionale; con altri 136.000 ettari di terre boscate, con 23 aree protette per una superficie di 374.278 di ettari pari al 23 % dell'intera superficie regionale; con 179 SIC per una superficie di 84.172 di ettari pari al 5.7 % della superficie regionale, con 6 ZPS per una superficie di 262.255 di ettari pari al 16,4% della superficie regionale, la Calabria si colloca nei primi posti del sistema integrato delle aree protette.
Per tale motivo le foreste calabresi possono catturare circa 2.000.000 di tonnellate di carbonio l'anno. Inoltre, le aree marine costiere in prossimità degli 800 km di costa sono anche zone di captazione di anidride carbonica per mezzo delle microalghe. La Calabria, dunque, è molto attenta alla produzione di energia rinnovabile la cui produzione fa diminuire le immissioni di CO2 in atmosfera. Al 2008 la produzione di ER era di 1600 GWh e si prevede al 2013, la produzione sarà di 3700 GWh con un risparmio di 1.850.000 di tonnellate di anidride carbonica. Tutto ciò costituisce per la nostra terra un vantaggio rispetto alle altre regioni che producono sempre di più enormi quantità di CO2".