Locri: Impegno e Trasparenza su mancata convocazione consiglio comunale
“Il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. alla luce della mancata convocazione del consiglio comunale richiesto lo scorso 10 febbraio con nota prot. 2467 per discutere in merito alle problematiche relative al personale comunale ed alla situazione degli Enti controllati o partecipati dal Comune, non può non evidenziare la grave violazione delle norme statutarie che impedisce il confronto su argomenti di grandissima rilevanza e denota, stante la mancata indicazione dei motivi che hanno impedito di convocare nei termini la massima assise cittadina, una scarsa considerazione delle regole democratiche.”
È quanto affermano in una nota Antonio Cavo, Giuseppe Mammoliti,Nadia Cautela, Maria Davolos e Maria Antonella Gozzi del Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza.
“La richiesta, formulata ormai venti giorni fa, si era resa necessaria per discutere pubblicamente, tra l’altro, della delicata situazione di molti dipendenti comunali, trenta dei quali rischiano di essere allontanati dal mondo del lavoro ed il cui futuro resta ad oggi molto dubbio. Non tranquillizzano le notizie che vengono diffuse sull’argomento da autorevoli esponenti della Giunta Municipale che tentano di minimizzare la rilevanza dei rilievi mossi dal Ministero in merito alla nuova dotazione organica ed al piano di riequilibrio pluriennale, attualmente sotto esame.
Non può – Prosegue la nota - non preoccupare la giustificazione mossa, da ultimo, per far slittare il prepensionamento di ben 17 dipendenti, dovuto, secondo le affermazioni del vicesindaco, all’emanazione di una circolare esplicativa che avrebbe imposto la necessità del preavviso di sei mesi per il collocamento in quiescenza; è evidente che se queste indicazioni possono essere accettate acriticamente da alcuni non può essere taciuto non solo che tale circostanza era già stata da tempo segnalata da molti altri osservatori ma anche che la stessa circolare esplicativa è stata emanata il 29/7/2013, addirittura prima che il Comune di Locri decidesse di applicare la procedura dei prepensionamenti: altro che norma sopravvenuta.
E’ di un paio di giorni fa la notizia, taciuta dall’Amministrazione, di un’altra richiesta di chiarimenti inviata dalla Commissione ministeriale che sta valutando il piano di riequilibrio, che evidenzia diverse criticità in merito alla mancata valutazione dei debiti fuori bilancio (argomento più volte proposto, senza esito, dal nostro gruppo consiliare), allo stanziamento IMU previsto nel bilancio 2013, alle misure adottate per la lotta all’evasione tributaria, solo per citarne alcune.
Ad oggi non è dato sapere cosa l’Amministrazione comunale abbia risposto in merito ai significativi rilevi mossi dal Ministero dell’Interno, in merito alla nuova dotazione organica, con la nota del 13/2 dalla quale si evince che addirittura gli attuali amministratori non si erano neanche preoccupati di comunicare, come dovuto, allo stesso Ufficio la revoca, dagli stessi adottata subito dopo l’insediamento, di tutte le delibere adottate dalla Commissaria prefettizia in materia di personale. Questa situazione d’incertezza non può, sicuramente, giovare ad alcuno: né ai dipendenti, né a tutta la Città. Quale frutto hanno portato le trionfali rassicurazioni cha hanno accompagnato i numerosi viaggi nella capitale?
Quale la risposta che è stata o verrà fornita al Ministero in merito alla dotazione organica? E soprattutto, quale sarà la sorte dei 30 dipendenti comunali già considerati in soprannumero? E i 17 dipendenti che erano stati accompagnati alla pensione e che sono stati, di fatto, richiamati in servizio, ricominceranno a lavorare a pieno regime ovvero saranno posti in disponibilità? E dal 1 settembre sarà garantita loro la regolare pensione o rischiano di diventare esodati?
Come si può pensare di far fronte al mancato risparmio sulla spesa del personale per questi sei mesi di preavviso utilizzando, per come detto dal vicesindaco, cospicui fondi assegnati al Comune in virtù di una sentenza che sono, in realtà, vincolati ad uno specifico, diverso, utilizzo? Quale risposta si intende fornire al Ministero in merito ai chiarimenti richiesti per il piano di riequilibrio? Si vuole finalmente prendere coscienza dell’obbligo di valutare i debiti fuori bilancio?
In quale modo si vuole chiarire ed aggiornare il dato relativo ai debiti potenziali pari a quasi 10milioni di euro? – conclude la nota - E’ troppo democratico chiedere una discussione pubblica su questi argomenti o almeno avere un’informazione completa davanti a tutti i cittadini?”.