Mancini, presentato il patto regionale verticale “incentivato”
Questa mattina nel corso di una conferenza stampa l’Assessore al Bilancio e Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini ha presentato il patto regionale verticale “incentivato”. All’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha preso parte anche il Dirigente Generale del Dipartimento Bilancio Pietro Manna. Con questo provvedimento vengono messi a disposizione dei Comuni e delle Province calabresi soggette al Patto di stabilità interno spazi finanziari per un importo complessivo di 58,2 milioni di euro.
“Malgrado i limiti di spesa imposti dal patto di stabilità si siano ulteriormente ridotti rispetto all’anno precedente – ha dichiarato l’Assessore Mancini - la Regione ha coraggiosamente deciso di ridursi di ben 58 milioni il proprio obiettivo di spesa del patto fissato dal Governo per l’anno 2014, dando la possibilità agli Enti locali che beneficiano di questi spazi di spendere di più rispetto al limite loro assegnato, al fine di consentire agli stessi di pagare i loro debiti e di far fronte alle obbligazioni assunte nei confronti delle imprese per la realizzazione di investimenti.
Secondo quanto stabilito dalla norma statale, il 25% di questo importo, e cioè 14,5 milioni di euro di maggiore spazio è stato ceduto alle Province, mentre il 75% e cioè 44 milioni di euro sono stati equamente divisi fra i piccoli Comuni compresi fra i 1.000 e 5.000 abitanti e quelli superiori a 5 mila abitanti.
Malgrado la tempistica stringente fissata dalla normativa statale, con scadenze largamente anticipate rispetto ai due anni precedenti, l’obiettivo di pieno coinvolgimento degli enti locali calabresi è stato pienamente raggiunto, grazie anche all’intesa con Anci e UPI Calabria che hanno, oltre che condiviso, concretamente collaborato all’avvio della procedura di evidenza pubblica, tesa a sollecitare nel più breve tempo possibile i Comuni e le Province calabresi ad aderire al patto verticale incentivato. C’era il rischio infatti di perdere una quota dei 58 milioni in caso di scarsa adesione dei piccoli comuni, che avrebbe provocato una perdita di risorse a favore dei piccoli comuni di altre Regioni”.
“Gli Enti locali calabresi – ha detto ancora Mancini - si sono mostrati invece molto sensibili all’iniziativa della Regione e di Anci ed UPI, dando conferma di quanto il tema del patto di stabilità sia molto sentito e rappresenti una grande criticità per tutti le amministratori territoriali. Sono, infatti, pervenute presso l’Amministrazione regionale istanze da parte di 162 Comuni su 249 (il 65%) con popolazione compresa fra i 1.000 e 5.000 abitanti, per una richiesta totale di spazi per 95 milioni di euro, mentre sono stati 56 su 84 (il 67%) i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti che hanno effettuato richieste per un totale di circa 86 milioni.
Gli spazi finanziari richiesti dalle Province (4 su 5) sono stati pari a 36 milioni di euro su 14 milioni disponibili. Gli spazi finanziari richiesti sono stati quindi enormemente superiori agli spazi che la Regione poteva concedere, per cui si è reso necessario procedere ad un riparto proporzionale della somma richiesta, apportando dei correttivi di natura statistica basati sul peso della popolazione e sui saldi obiettivo stabiliti ad inizio anno dal Governo per ciascun Ente Locale, al fine di eliminare almeno in parte le distorsioni derivanti da richieste eccessive sproporzionate rispetto alla situazione di bilancio di ciascun comune o Provincia. Con decreto del Dirigente Generale n. 2936 del 14 marzo gli spazi sono stati ripartiti fra i Comuni e le province calabresi ed i dati sono stati già inseriti nel sito web del Ministero del Tesoro. Essi sono anche pubblicati sul bollettino Ufficiale della Regione Calabria e sul sito internet www.regione.calabria.it”.
“La Regione, quindi – ha detto l’Assessore al Bilancio e Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini - pur trovandosi in grosse difficoltà con gli obiettivi di spesa fissati dal patto di stabilità 2014, ha fatto molto di più del proprio dovere, cogliendo il bisogno e la necessità della gran parte degli amministratori locali calabresi di sbloccare un pezzo di pagamenti per opere pubbliche, nella direzione di alleviare una situazione di forte sofferenza per le imprese calabresi che lamentano gravi ritardi nel pagamento delle loro spettanze anche a causa del forte irrigidimento della spesa che le regole rigide del patto di stabilità interno hanno determinato negli ultimi anni. Adesso è asupicabile che anche gli Enti Locali facciano il proprio dovere, non solo utilizzando appieno gli spazi concessi, ma facendo anche una scelta qualitativa della spesa da realizzare nella direzione indicata dalla regione (pagamenti da destinare prioritariamente ad interventi finanziati con le risorse del Fondo sviluppo e coesione e dei Fondi strutturali comunitari), al fine di accelerare la certificazione della spesa comunitaria e quella relativa agli investimenti destinati allo sviluppo della Regione”.