Il Comitato dei genitori Scuola primaria Tropea “Il coccodrillo” scrive a Matteo Renzi
“Egregio Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il comitato spontaneo genitori della Scuola Primaria di Tropea, “IL Coccodrillo”, costituitosi da circa due anni al fine di rafforzare la collaborazione fra le varie componenti della scuola (genitori, studenti, docenti, istituzioni), accogliendo favorevolmente il suo interesse verso le problematiche della Scuola italiana e dei suoi utenti, sente il bisogno di sottoporre alla Sua autorevole attenzione le ormai annose vicissitudini della Scuola tropeana”. E’ quanto scrive il Comitato dei genitori Scuola primaria Tropea “Il coccodrillo” in una lettera a Matteo Renzi
“I problemi – continua la nota - hanno inizio all’incirca cinque anni fa quando l’allora Commissario prefettizio emetteva un’ordinanza di chiusura della Scuola media “Toraldo” e di due dei tre padiglioni della scuola elementare. Da allora, la scuola media ha trovato sistemazione in un bellissimo palazzo del ’700, (palazzo Collareto), ma non idoneo ad ambienti scolastici. La scuola primaria è stata sistemata in parte nell’unico padiglione risultato agibile, in parte ha trovato ospitalità presso i locali della Scuola dell’infanzia “Annunziata”.
Da questi provvedimenti è scaturita una lunga serie di disagi per i piccoli utenti e le rispettive famiglie: dall’eliminazione della cucina e del refettorio (gli alunni, attualmente, consumano il pasto preconfezionato sul banco dove studiano) alla chiusura di numerosi laboratori, vanto di una scuola a ” tempo pieno ” come quella tropeana; alla limitazione degli spazi necessari per le attività ludico-ricreative.
A ciò si aggiunga che, nel mese di maggio 2013, il plesso “Annunziata” (scuola dell’infanzia) veniva chiuso per essere sottoposto a interventi di adeguamento antisismico e consegnato a gennaio 2014 (ne sarà disposta nuovamente la chiusura per ulteriori lavori di ristrutturazione, nel prossimo mese di giugno ).
E’ evidente che la scuola tropeana è in seria difficoltà e a pagarne le conseguenze sono i nostri ragazzi, privati a tutt’oggi della possibilità di vivere appieno la vita scolastica, costretti finora, purtroppo, ad adeguarsi a continui disagi dovuti ai ripetuti spostamenti in fabbricati messi a disposizione da altri istituti scolastici. Basti pensare che nello scorso mese di gennaio il disorientamento e la confusione regnavano sovrane: alcune classi dell’unico padiglione agibile della scuola elementare venivano spostate presso i locali dell’istituto tecnico (a sua volta con impianto di riscaldamento non funzionante), con conseguenti difficoltà di gestione logistica degli spazi, data la convivenza con ragazzi di età superiore; contemporaneamente i bambini della scuola dell’infanzia venivano spostati sempre nell’unico padiglione agibile della scuola primaria. Quest’ultimo, quindi, un padiglione jolli, teatro infelice di tutti questi spostamenti e nel quale venivano persino divelti muri per creare aule ” temporanee ” ,al fine di accogliere i bambini.
Nel mese di aprile 2013 comincia ad intravedersi uno spiraglio in quanto venivano avviate nuove indagini sui due padiglioni della scuola primaria, dichiarati precedentemente inagibili.
La valutazione scientifica sulla struttura e sui materiali veniva completata il 6 febbraio scorso con le prove di carico e pare che la struttura abbia risposto in maniera ottimale alla verifica.
Si tratta ora di reperire i fondi per la necessaria ristrutturazione dei due padiglioni della scuola primaria.
Per la scuola media la situazione risulta più confortante, poiché i fondi occorrenti per l’avviamento delle opere di adeguamento antisismico ammontano a 535.000 euro già stanziati (a breve si procederà all’indizione della gara d’appalto).
In conclusione, Tropea, città straordinaria, meta turistica tra le più belle al mondo, soffre di questa gravissima situazione, divenuta oramai insostenibile, alla quale sarebbe ora di dare risposte concrete. Pertanto, considerata la sua pregevole attenzione alle problematiche legate all’edilizia scolastica La invitiamo a voler visitare le nostre scuole per toccare con mano la realtà scolastica di questa città, al fine di poter al più presto intervenire fattivamente ed in maniera mirata”.