Pd, i segretari provinciali consegneranno a Renzi un documento con proposte
Il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e i segretari delle Federazioni Provinciali, Luigi Guglielmelli, Cosenza; Enzo Bruno, Catanzaro; Arturo Pantisano, Crotone; Sebi Romeo, Reggio Calabria, Michele Mirabello, Vibo Valentia consegneranno domani al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita a Scalea, un documento che contiene una articolata analisi, accompagnata da proposte concrete su cinque grandi tematiche che riguardano la nostra regione.
Il Primo punto del testo è “giovani e legalità” che parte dal drammatico dato di una regione con i più alti tassi disoccupazione, dove soprattutto i giovani, continuano ad essere penalizzati e purtroppo è ben radicata e operativa la ‘Ndrangheta: l’organizzazione più potente al mondo più pericolosa in Italia, grazie al traffico di cocaina e alla capacità di sfruttare le opportunità della globalizzazione. E’ indubitabile il nesso che esiste tra la facilità di arruolamento che la criminalità ha in una regione dove non c’è lavoro. Sull’occupazione i segretari Pd scrivono nel testo: "Per garantire un reale cambiamento nel mondo del lavoro, la società deve investire sul capitale umano attraverso: Equità, Formazione, Meritocrazia. La discontinuità politica con il passato deve essere seguita da un’importante investimento nei saperi, nell’istruzione e nella ricerca" .
I segretari Pd, inoltre, nel documento chiedono: il potenziamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; l’introduzione del reato di auto-riciclaggio ; la costituzione di un Fondo Regionale di pronto intervento in favore degli esercenti o imprenditori colpiti da atti di violenza malavitosi.; la revisione della legge sullo scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose. Il secondo punto del documento riguarda Gioia Tauro che: "A buon diritto, è indicata da alcuni anni come il simbolo di un nuovo Mezzogiorno, capace di far valere le proprie risorse. Nel documento i firmatari chiedono decisioni concrete e urgenti come: l’insediamento presso la Presidenza del Consiglio del tavolo tecnico Governo – Istituzioni regionali e locali ; lacreazione della Zona Economica Speciale (ZES) ; la verifica con le Ferrovie Italiane dell’impegno verso il trasporto delle merci ; la possibilità di riduzione concreta delle tasse di ancoraggio. Terzo punto del documento è l’emergenza rifiuti. "La crisi scoppiata nei mesi scorsi – scrivono i segretari - ha evidenziato che siamo l’ultima regione d’Italia per raccolta differenziata. La responsabilità dell’Amministrazione Regionale è evidente, il commissariamento è stato nefasto perché non ha elaborato strategie di breve medio e lungo periodo ed ha dilapidato le enormi risorse che ha avuto a disposizione, in 16 anni circa un miliardo di euro. La risoluzione del problema va impostata su due fronti – suggeriscono i firmatari del documento -il primo che gestisca l’attuale fase di emergenza, l’altro in grado di fare programmazione per realizzare gli impianti di trattamento necessari che devono essere distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. È urgente trasformare la tassa sui rifiuti in tariffa, per scoraggiare la produzione di rifiuti a monte ed a valle. Occorre chiudere e bonificare le discariche dove sono stati conferiti rifiuti indifferenziati". Il quarto punto del testo elaborato dai segretari parla dei siti archeologici, l’altra storia della regione Calabria a rischio. Vengono infatti illustrate le vicende che riguardano: Kroton, Sybaris, Antica Kaulonia. Si evince la necessità di ulteriori investimenti ed interventi seri e mirati per questi siti per la loro valenza e per gli sviluppi che possono dare in termini occupazionali. Ultimo, ma non certo per importanza, il tema sanità. "La situazione della Calabria, per quando riguarda l'assistenza e il diritto alla salute, è sempre più grave. I cittadini calabresi sono costretti a sopportare il pagamento di tasse e tributi vari per circa 100 euro all'anno , mentre in altre regioni italiane l'esborso è pari a 30-40 euro. Nonostante il gigantesco carico fiscale, la Calabria non rispetta i Livelli Essenziali di Assistenza". Prosegue il documento: "La regione Calabria non si è dimostrata capace, almeno, di eliminare gli sprechi e le clientele che sopravvivono, e in alcuni casi si sono rafforzate". Scrivono quindi i segretari Pd: "Sarebbe opportuno pertanto, in primis, rimuovere il Presidente della Regione come Commissario ad acta per il piano di rientro; sbloccare il tournover con particolare riferimento alle figure sanitarie ; promuovere investimenti nei servizi territoriali per riequilibrare le prestazioni socio sanitarie e garantire i LEA nelle periferie della Regione; ridurre l’emigrazione sanitaria il cui costo economico e sociale grava sul bilancio sanitario regionale e direttamente sui cittadini; accorciare i tempi delle liste d’attesa; rafforzare i servizi diagnostici e di laboratorio rendendoli fruibili al cittadino in tutti i giorni della settimana; costruire un sistema efficiente di assistenza domiciliare integrata (ADI) capace di soddisfare i bisogni del malato ed evitare i ricoveri impropri".