Sel, dimissioni annunciate di Scopelliti: dalla tragedia alla farsa
"La sceneggiata intentata dal Presidente Scopelliti in questi giorni, con dimissioni annunciate e mai presentate, è un ulteriore segnale di degrado della politica. Un colpo alla credibilità delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti già duramente provata da quanto accaduto nelle ultime settimane". E' quanto scrive Sel Calabria.
"La condanna a sei anni di reclusione- continua la nota - più grave di quanto aveva chiesto lo stesso Pubblico Ministero, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, al termine del processo di primo grado sul “caso Fallara”, seppellisce in via definitiva il cosiddetto “modello Reggio” ed il sistema di potere che lo ha rappresentato. La sentenza arriva dopo lo scioglimento per mafia del Consiglio Comunale di Reggio Calabria e l’accertamento di una voragine nei conti pubblici di quella città. Ed è solo l’ultimo di una serie impressionante di scandali di cui si è reso protagonista il centrodestra calabrese che ha travolto la nostra regione. Dalle dimissioni a cui è stato costretto, a poche ore dalla sua nomina, il sottosegretario Gentile per il tentativo di occultare la notizia delle indagini riguardanti suo figlio; il coinvolgimento nella vicenda del presidente della Fincalabra De Rose chiamato a quell’incarico dalla giunta regionale di centrodestra e le implicazioni nella gestione della sanità cosentina, si è passati allo scandalo che ha travolto la giunta comunale di Catanzaro, per la gestione del territorio e degli appalti fino alle multe finte, costringendo il Sindaco Abramo all’azzeramento del suo esecutivo a poco più di un anno dalle elezioni amministrative della città capoluogo; successivamente è toccato al Presidente del Consiglio Regionale Talarico a cui è stato notificato un decreto ingiuntivo per 55mila euro a causa di cene non pagate nella scorsa campagna elettorale per le regionali, per arrivare infine alla condanna pronunciata la scorsa settimana a Reggio Calabria. E' insopportabile lo sperpero di denaro pubblico, di prebende e privilegi da vera e propria casta che si è costruita intorno alla Regione Calabria.
Il sistema di potere che ha mal governato la regione negli ultimi anni è arrivato al capolinea. Ora è arrivato il momento di cambiare, e cambiare davvero. Sel lavorerà perchè si apra al più presto un confronto vero e positivo tra tutte le forze disponibili al reale cambiamento della nostra regione, dal centrosinistra ai 5 stelle, da movimenti civici e associativi alle forze sociali e culturali calabresi, per lanciare la sfida del governo della Regione senza trasformismi né cambi di casacca. La Nuova Calabria prima di tutto!"