Riforme: Brega, “Senato autonomie è una priorità”
Il Senato delle autonomie " è una priorità nel programma delle riforme istituzionali". Lo dichiara di Eros Brega, coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, "organismo che - di concerto con la Conferenza dei presidenti delle Giunte - ha presentato una proposta in materia". Nell'intervista rilasciata a Calabria on web (www.calabriaonweb.it), Brega sottolinea il ruolo che il Senato delle autonomie dovrebbe rivestire nella nuova architettura costituzionale: "esercitando concretamente le funzioni di riequilibrio tra le competenze dello Stato e delle Regioni, anche allo scopo di superare il conflitto costituzionale che ha caratterizzato questi anni. Un aspetto sicuramente positivo - rilancia - e' quello del costo 'zero' che la nuova Camera avrebbe". In qualita' di coordinatore della Conferenza dei presidenti ritengo che - sottolinea Eros Brega, rispondendo alle domande di Luisa Lombardo - "il Senato delle autonomie - oltre a partecipare all'approvazione, con procedimento bicamerale, delle leggi costituzionali e all'elezione del Presidente della Repubblica - dovrà poter legiferare anche su alcuni temi inerenti le politiche regionali. Come Conferenza, siamo d'accordo con l'impianto generale del Senato delle autonomie delineato dal Governo; condividiamo che non debba comportare costi e che debba essere rappresentativo di Comuni e Regioni; ma stiamo ancora discutendo sulle funzioni, proprio perche' crediamo che la nuova Camera debba essere la testimonianza di una democrazia più partecipata altrimenti verrebbe meno il principio di una effettiva partecipazione delle Assemblee al governo delle politiche".
"Nel condividere la proposta avanzata in questi giorni sulla riforma del Senato", il coordinatore ribadisce "che la stessa deve assolutamente tener conto di: ruolo, funzioni ed equilibrata rappresentanza, indipendentemente dal numero dei componenti, di coloro che ne faranno parte, valorizzando le finalità dell'attività legislativa alla quale si sarà chiamati. Sul ruolo e la rappresentanza non si possono escludere le Assemblee legislative. Questa riforma - conclude Brega - deve valorizzare e dare spazio a chi è stato eletto direttamente dai cittadini. A tal fine, vogliamo incontrare Comuni e Regioni per arrivare ad un documento congiunto da sottoporre al Parlamento". (AGI)